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UN ANNO DI GOVERNO: BANCHE

 

I PROVVEDIMENTI

Il primo atto del governo Berlusconi in materia di banche è rappresentato dalla convenzione fra il ministero dell’Economia e l’Associazione bancaria italiana del 27 maggio 2008, nella quale si consente agli intestatari di un mutuo prima casa, a tasso e rata variabile, una rinegoziazione con una posticipazione delle somme dovute alla scadenza del prestito. (1)

UN ANNO DI GOVERNO: MERCATO FINANZIARIO

 

I PROVVEDIMENTI

Il decreto legge numero 5 del 2009 ha introdotto le seguenti misure per le società quotate:

  • aumento del tetto all’acquisto di azioni proprie dal 10 al 20 per cento
  • aumento dal 3 al 5 per cento delle azioni che il socio di controllo può acquistare ogni anno senza incorrere in obblighi di Opa
  • facoltà per la Consob di ridurre la soglia per la segnalazione della presenza nel capitale delle società, dal 2 all’ 1 per cento.

GLI EFFETTI

L’aspetto più inquietante è che queste misure sono state introdotte su sollecitazione del presidente della Consob, l’Autorità che dovrebbe avere a cuore gli interessi di tutti gli azionisti, non solo di quelli di controllo.
L’effetto netto di tutto questo è infatti quello di rafforzare la posizione dei soci di controllo e nello stesso tempo di individuare al più presto ogni scalatore. In un paese come il nostro in cui le società sono già così poco contendibili, si tratta di un passo indietro gravissimo per il market for corporate control. Non lo dicono i soliti critici de lavoce.info, ma l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (Antitrust) in un parere inviato nei giorni scorsi al Parlamento nella fase di conversione del decreto. L’Autorità ha chiesto che almeno vengano posti limiti temporali a misure così drastiche.

IL CONTO DELLE PERDITE A EST*

I debiti denominati in valuta straniera dei paesi dell’Europa centrale e orientale ammontano a 250 miliardi di dollari. Quello che era stato presentato come un affare, si rivela oggi una dura lezione per le imprese e le famiglie che hanno fatto ricorso a quei prestiti. Il totale delle perdite è di circa 60 miliardi di dollari. Ma quali sono le conseguenze per le finanze pubbliche? E per la valutazione del rischio di default di Stati sovrani? Si allargano gli spread sui credit default swap. Anche se non tutti i paesi sono uguali. Delle ricadute della crisi nelle diverse aree dell’economia globale si parlerà al Festival dell’Economia di Trento, dal 29 maggio al 31 giugno.

UN CHIARIMENTO DELL’AUTORE

Ringrazio  i lettori per  i commenti. Alcuni lettori, in particolare Filippo Sgherri, rilevano una fonte di confusione possibile sul ruolo dei consulenti finanziari indipendenti. Nella nostra ricerca, il ruolo del "consulente finanziario indipendente" è più vicino al ruolo dei nostri promotori finanziari, e sarebbe stato più chiaro tradurlo come "promotore finanziario indipendente". L’aggettivo "indipendente" deriva dal fatto che nel nostro caso il ruolo del promotore non è limitato alla vendita di prodotti finanziari di  una singola banca o istituzione finanziaria; in particolare, non "promuove" i prodotti di una particolare istituzione finanziaria (nel nostro caso, infatti si tratta di un broker che opera attraverso internet).
Ricevono però commissioni dalle banche, e non dai clienti come nel caso di consulenti finanziari indipendenti fee-only (la remunerazione del professionista deriva unicamente dalla parcella versata dal cliente): ad esempio, nel caso dei fondi comuni di investimento, essi vendono quote dei fondi e ricevono una commissione dall’emittente. Sono quindi in potenziale conflitto di interessi. Per evitare confusioni,
nell’articolo abbiamo quindi sostituito il termine "consulenti finanziari indipendenti" con "promotori finanziari".

IL NUOVO FMI PARTE DALLE FONDAMENTA GIURIDICHE

Per essere credibile e sostenibile, un nuovo Fondo monetario internazionale ha bisogno di riforme radicali che conducano alla creazione di una istituzione basata su una chiara definizione delle sue competenze, caratterizzata da procedure decisionali trasparenti e moderne, da un sistema di soluzione delle controversie efficiente e imparziale e da una revisione del suo ruolo nell’ambito della comunità internazionale e dei suoi rapporti con l’Onu e le altre organizzazioni internazionali. E, soprattutto, forte del pieno sostegno degli Stati membri.

COME ASSICURARSI DALLE CALAMITA’ NATURALI

Si torna a parlare di un’assicurazione obbligatoria contro i danni provocati dalle calamità naturali. Si avrebbe così una distribuzione uniforme del costo dei rischi. Le tecniche assicurative consentirebbero una stima equa dei danni e dei risarcimenti. I danni privati verrebbero coperti da un’industria privata, lasciando all’intervento dello Stato le spese di primo soccorso e di ripristino dei luoghi pubblici. Le compagnie di assicurazione punterebbero a ridurre i risarcimenti futuri attraverso un’opera di monitoraggio e di incentivo all’applicazione di misure preventive.

PROMOTORI FINANZIARI E CONFLITTI DI INTERESSE

Tutte le indagini disponibili indicano che molti investitori hanno una conoscenza superficiale dei titoli in cui investono. In linea di principio, i promotori finanziari potrebbero migliorare la gestione dei portafogli e garantire una maggiore diversificazione dei rischi tra gli investitori meno sofisticati. Tuttavia, una ricerca recente suggerisce che coloro utilizzano i promotori finanziari ottengono rendimenti più bassi, hanno un portafoglio più rischioso e con probabilità di perdite più elevate.

QUANDO L’IMPRESA QUOTATA INFORMA SUL WEB

L’informazione finanziaria che le società quotate hanno l’obbligo di pubblicare ora può essere diffusa via internet anziché attraverso i quotidiani. Così l’Italia si allinea tardivamente alle regole degli altri paesi europei. Un vantaggio economico per le imprese, ma la perdita di una fonte di reddito per gli editori. Che protestano in nome della trasparenza tradita. Perchè, secondo loro, i risparmiatori non avrebbero abbastanza confidenza con la rete.

UN PROBLEMA DI ESTERNALITÀ FINANZIARIA

La crisi ci insegna non solo che un problema di esternalità finanziaria può condurre a effetti devastanti sui bilanci delle banche quando i prezzi degli asset cominciano a scendere. Ma anche che la necessità di svendere attività fortemente illiquide, può aggravare la situazione, esacerbando i problemi di liquidità. Ma come prevenire gli eccessi di espansione della leva e del credito? Ricordando che dove c’è un’esternalità, c’è una imperfezione del mercato. Che richiede una regolamentazione. E le nuove regole non possono prescindere dal concetto di rischio aggregato.

IL VENTO DELL’EST SULLE BANCHE ITALIANE

Dopo Banco Popolare, anche Unicredit e Intesa San Paolo ricorrono ai Tremonti bond. Una decisione che non stupisce. Sulle due principali banche italiane si fanno sentire i contraccolpi dell’espansione nell’Europa centro-orientale. Con i nostri istituti in seconda posizione, assieme a quelli tedeschi, per esposizione verso i più importanti paesi dell’area. Fin quando il ciclo internazionale è stato favorevole, gli investimenti hanno dato ricchi frutti. Ma ora la crisi colpisce quelle economie, costringendole a chiedere aiuto all’Fmi e ad altre istituzioni europee.

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