L’Ecofin ha preso atto che non vi è convergenza fra i 28 paesi Ue neppure su una versione molto ridotta di web tax. Per l’adeguamento del concetto di stabile organizzazione l’Unione deve trovare un accordo al suo interno e poi portarlo in sede Ocse.
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Il governo torna a parlare di flat tax. Allo studio è una misura per le famiglie, che favorirebbe quelle monoreddito. Il gettito perso sarebbe di circa 17 miliardi. Ma il problema più grave è che scoraggia il lavoro, soprattutto quello delle donne.
La scarsa armonizzazione delle imposte sul reddito nell’Unione europea ha finito per produrre una competizione fiscale tra ordinamenti, spesso dannosa, per attrarre grandi contribuenti. Ora però gli stati membri cercano di porvi rimedio con due direttive.
La legge di bilancio 2019 estende il regime dei minimi per le partite Iva. Le condizioni per rientrarvi così come disegnate dal governo Conte aprono la via a comportamenti strategici da parte dei contribuenti. E creano comunque incentivi all’evasione.
La web tax riscritta dalla legge di bilancio 2019 recepisce appieno le indicazioni della proposta di direttiva della Commissione europea. L’Italia è il primo paese ad attuarla, anche se serve qualche ulteriore chiarimento per evitare estensioni indebite.
L’Italia ha alti livelli di evasione, in particolare dell’Iva e, a cascata, dell’Irpef e dell’Ires. La fattura elettronica consegna al fisco informazioni che aiutano a contrastarla. Ma solo se l’amministrazione è effettivamente capace di utilizzarle.
La legge di bilancio estende ai negozi la cedolare secca. Si applica a quelli sfitti o con contratti che scadono nel 2019. Ma non è la soluzione giusta per aumentare il numero degli immobili locati. Più vantaggi si otterrebbero con lo sconto sull’Imu.
Nella maggior parte dei comuni, il prelievo per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani agisce come un’imposta patrimoniale. Il sistema non incentiva l’efficienza del servizio e ha pesanti ricadute anche sul piano redistributivo.
L’accordo tra Facebook e l’Agenzia delle entrate chiude il contenzioso italiano. Ma non risolve certo la questione di come tassare i redditi delle imprese digitali, sostanzialmente apolidi. Il punto di partenza potrebbe essere la direttiva Ue sulla base imponibile consolidata.
A un reato pecuniario come l’evasione si adattano meglio le sanzioni pecuniarie del carcere. Le indagini penali vanno riservate solo ai casi più eclatanti. E per questo sono necessarie le soglie. D’altra parte, si comportano così tutti i grandi paesi.