Si torna a parlare di reddito minimo, dopo l’infelice esperienza del reddito di inserimento e quella discutibile della social card. Ma quanto può costare? E come evitare la “trappola della povertà”? Come impedire gli abusi e l’accesso ai soliti furbi? L’esperienza promossa dalla provincia autonoma di Trento.
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Politiche fiscali finanziate con debito pubblico sono più o meno efficaci di politiche redistributive che spostano il carico fiscale dai poveri ai ricchi? Calcoli su dati dell’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane stimano un effetto non trascurabile di queste ultime sui consumi a livello aggregato
Di cosa parliamo quando diciamo “reddito di cittadinanza”? E che cosa lo distingue dal “reddito minimo garantito”? Il primo non fa distinzione tra ricchi e poveri, e di conseguenza ha un costo altissimo. Il secondo è selettivo, ha un costo più contenuto e potrebbe incorporare gli altri sussidi esistenti.
Spingere gentilmente i cittadini alla collaborazione è molto spesso più efficace di norme cavillose. Perché contribuisce a eliminare quel senso d’inadeguatezza e ostilità quasi sempre provato da chi entra in contatto con organi amministrativi. Suggerimenti per avvicinare Equitalia ai contribuenti.
Il gioco d’azzardo contribuisce in modo rilevante alle entrate dello Stato. Ma alcune categorie sociali spendono in modo più che proporzionale rispetto alle loro risorse economiche. Amplificando così le disuguaglianze economiche. La mobilità sociale dovuta alla fortuna, non al talento e al lavoro.
Con una fiscalità che favorisce la prima casa, la quota di abitazioni in affitto è straordinariamente bassa in Italia, con conseguenze sulla crescita. Ecco perché l’abolizione dell’Imu sull’abitazione principale sarebbe iniqua e dannosa per il paese
Torna la promessa elettorale dell’esenzione Imu sulla prima casa. Difficile poi mantenerla. La struttura della finanza locale, basata su Imu, Tares e addizionale Irpef, è finalmente convincente. Occorre solo renderla più giusta attraverso la lotta all’evasione e il rifacimento del catasto.
L’evidenza mostra che il sommerso è stato un freno alla crescita della produttività e, dunque, allo sviluppo del paese. Le ragioni vanno ricercate nelle caratteristiche strutturali di queste imprese. Ma ciò suggerisce anche che per sconfiggere l’economia in nero bisogna puntare sull’innovazione.
Non esiste uno strumento unico cui affidare il compito di azzerare l’evasione. Gli strumenti utili sono molti, da impiegare in modo integrato e coordinato, anche per spingere il contribuente a dichiarare valori più plausibili. Potenzialità e limiti del redditometro.
Con il permanere della crisi aumentano le sofferenze bancarie. Non tutte dichiarate nei bilanci dagli istituti maggiori, che temono di dover ricorrere a indesiderate ricapitalizzazioni. Ma tutto ciò ha conseguenze sull’erogazione di credito all’economia reale.