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C’era una volta l’industria italiana

L’industria italiana è in difficoltà e a volte viene data per morta. Ma i dati di lungo periodo dicono che si può essere più ottimisti. Molto dipende dal settore. Per esempio, farmaceutica e meccanica mostrano risultati assai positivi.

Quote di genere, aritmetica permettendo

La legge di bilancio 2020 aumenta la quota riservata al genere meno rappresentato da un terzo a due quinti degli organi di amministrazione e controllo delle società quotate. Peccato che per i collegi sindacali la norma sia aritmeticamente inapplicabile.

E se Exor portasse lo stile inglese nei giornali italiani?

Exor ha comprato il 44 per cento circa di Gedi, editore di Repubblica. È un terremoto, seppure annunciato, nel mondo dell’editoria. La remota speranza è che la holding degli Agnelli adotti la stessa governance che ha accettato come primo azionista dell’Economist.

Produttività a crescita zero, ma si fa finta di niente

Un rapporto Istat conferma ancora una volta il rallentamento della crescita della produttività in Italia. Nessuno però sembra preoccuparsene. Forse perché affrontare la questione significherebbe rimettere in discussione abitudini e rendite di posizione.

Il capitale sociale che manca all’ex-Ilva

Per un piano industriale complesso e impegnativo quale quello necessario per rilanciare l’acciaieria di Taranto, il problema maggiore è il difetto della fiducia reciproca che nasce da un senso civico diffuso. Senza il quale qualsiasi paese è condannato a languire nell’arretratezza.

Quanto è strategico il settore dell’acciaio?

L’industria siderurgica attraversa una fase di riconversione per ridurre l’eccesso di capacità produttiva e l’impatto ambientale. Servono però salvaguardie più efficaci per permettere ai produttori europei di competere ad armi pari con quelli stranieri.

Nuovo codice della crisi d’impresa, occasione per le Pmi

Il nuovo codice della crisi di impresa sarà pienamente operativo da agosto 2020. Se le imprese si adegueranno ai suoi obblighi organizzativi in modo non solo formale, sarà l’occasione per un salto di qualità, in particolare per le piccole aziende.

Ora le Pmi italiane giocano in difesa

Dal Rapporto Cerved Pmi emerge un quadro in chiaroscuro: i fatturati in termini reali sono stagnanti e la redditività in calo. Migliorano però i fondamentali economico finanziari e si rafforza il profilo di rischio delle piccole e medie aziende italiane.

Tre nodi per continuare a produrre acciaio in Italia*

Indipendentemente dalle scelte di ArcelorMittal, ci sono tre questioni che devono essere affrontare da chiunque voglia gestire lo stabilimento ex-Ilva. Oltre allo scudo penale, sono cruciali le decisioni sull’altoforno e l’aumento della produzione.

Perché ArcelorMittal vuole lasciare l’Ilva

Il settore dell’acciaio attraversa una fase difficile. Perciò si sono indebolite le ragioni che hanno spinto ArcelorMittal a partecipare alla gara per l’acquisizione dell’ex Ilva. La revoca dello scudo legale ha dato un buon pretesto per uscirne.

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