L’Ilva torna in amministrazione straordinaria. Non sarà facile trovare un nuovo socio. Anche perché due possibili pretendenti sono già impegnati su altri impianti, sempre con il contributo dello stato. Da evitare una concorrenza tra Taranto e Piombino.
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Il periodo delle privatizzazioni aveva acceso molte speranze, confermate nel settore bancario, ma andate deluse in quello industriale. Un libro di Pietro Modiano e Marco Onado ripercorre con lucida analisi un lungo tratto di storia economica italiana.
Largamente utilizzate negli ultimi anni, le politiche di incentivazione al lavoro danno buoni risultati di occupazione se prevedono sgravi consistenti e si rivolgono a target specifici. Sulla retribuzione incidono di più le misure rivolte ai lavoratori.
Scambiare, prevedere, aggregarci e innovare sono attività connaturate all’essere umano. Possono dar luogo a cambiamenti epocali, come la rivoluzione industriale. A volte, però, hanno bisogno di essere governate, come nel caso dell’intelligenza artificiale.
La mafia non conosce la produttività delle singole imprese e quindi non modula le richieste di pizzo, che finisce per pesare di più sulle aziende più piccole. Si tratta di un ostacolo allo sviluppo economico e agli investimenti in qualità e innovazione.
Le sfide della transizione ecologica chiamano sempre più in causa il ruolo delle imprese, le strategie di investimento e il necessario cambiamento della cultura competitiva. Alcuni dati aiutano a orientarsi negli scenari del prossimo futuro.
Tornano di moda le privatizzazioni. Ma la lista delle imprese ancora in mano pubblica che si potrebbero cedere a privati senza ripercussioni è breve. Dalla loro vendita sarebbe comunque difficile ottenere quell’1 per cento del Pil di cui si parla.
Le catene globali del valore sviluppate dalle imprese multinazionali possono essere un canale importante per la diffusione di tecnologie e conoscenze necessarie per la realizzazione della transizione energetica, soprattutto nei paesi meno sviluppati.
Alle imprese si chiede sempre più di operare in modo ambientalmente e socialmente sostenibile. La trasformazione richiede investimenti cospicui. Ma ricorrere al greenwashing e al brownwashing può costare caro, sotto il profilo reputazionale e finanziario.