La vita continua come prima nel Regno Unito. Il dibattito sulla Brexit mantiene toni aspri, mentre i negoziati con la Unione europea fanno pochi passi avanti e il governo sembra passare da una crisi all’altra, incapace di dare una visione al paese.
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Italia e Cina sono ora collegate da una linea ferroviaria diretta per il trasporto merci. In futuro le merci viaggeranno sempre più per via multimodale. Perché il nostro paese ne benefici va superata la frammentazione e la competizione tra diversi poli.
La crisi del Venezuela è arrivata alle soglie del default. Per l’evoluzione della situazione sarà decisivo l’atteggiamento dei due principali creditori: Russia e Cina. Intanto, i venezuelani fanno i conti con nuovo calo del Pil e inflazione alle stelle.
La visita di Trump ha permesso alle autorità cinesi di ri-annunciare l’apertura del settore finanziario ai capitali esteri. Una mossa per arginare la sfiducia delle banche straniere nelle riforme finanziarie. Anche perché a Pechino serve una moneta forte.
La crisi catalana ha già prodotto conseguenze. Nella società si sono polarizzate le posizioni tra chi è favorevole all’indipendenza o all’unità nazionale. Intanto l’incertezza politica nuoce all’economia. Tornare alla normalità non sarà facile.
La Catalogna gode già di una autonomia molto ampia. E infatti nelle elezioni i catalani non hanno mai dato la maggioranza ai partiti separatisti. Così come non è vero che la regione sia sfruttata economicamente dal governo centrale spagnolo.
La Commissione europea ha adottato un regolamento per il monitoraggio degli investimenti esteri in entrata. L’obiettivo principale sono quelli cinesi, aumentati in modo esponenziale, e spesso caratterizzati da contorni ed effetti poco trasparenti.
La condanna di Lula è solo l’ultimo tassello di una lunga crisi politica in Brasile. Ma tutto il Sud America è in fermento. Nel continente non potrà esserci stabilità politica ed economica se non si affronta il problema cronico della diseguaglianza.
Un convegno organizzato dall’ambasciata italiana e dall’Association of Italian Scientists in the UK ha discusso gli effetti della Brexit sull’accademia britannica e sugli scienziati stranieri che vi lavorano. Rimarcando le differenze tra Italia e Regno Unito.
Si può impedire la vendita di armi ai paesi in guerra? In realtà , i trattati internazionali già prevedono molti limiti. Ma spesso lo stato, che dovrebbe esercitare i controlli, è anche produttore di armamenti, attraverso imprese di proprietà pubblica.