L’amministrazione americana vuole smantellare le regole prudenziali e di protezione di investitori e consumatori introdotte dopo la crisi del 2007-2008. Se passerà anche al Senato, sarà un favore a pochi e potenti privilegiati, a scapito di soggetti deboli.
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Superate alcune difficoltà , è stato trovato l’ennesimo accordo tra governo greco e creditori internazionali. Di nuovo rinviata invece la discussione sulla ristrutturazione del debito. Un peccato, perché il risultato era probabilmente a portata di mano.
Sembrava un’elezione dall’esito scontato. Invece il Regno Unito sorprende ancora con un risultato elettorale che ha l’apparenza del cataclisma. Ma Theresa May è ancora al potere, almeno per il momento. E per i negoziati Brexit rimangono due scenari.
Gli Stati Uniti si ritirano dall’accordo di Parigi, ma non sono usciti dalla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici. Così l’amministrazione Trump mantiene una promessa elettorale. Senza però invertire la tendenza che porta alla decarbonizzazione.Â
Le elezioni dell’8 giugno vedranno la conferma di Theresa May alla guida del Regno Unito e delle trattative sulla Brexit. Ma molte cose non sono andate come aveva sperato la primo ministro. E i giovani potrebbero metterle un bel bastone fra le ruote.
La proposta di bilancio per il 2018 dell’amministrazione Trump prevede un netto calo dei finanziamenti ai programmi sociali, anche a prescindere dalla riforma dell’Obamacare. Per questo il negoziato per ottenere l’approvazione del Congresso sarà complesso.
La campagna elettorale per le presidenziali è stata anche in Iran una sfida tra due modelli di economia e società . Premiate le aperture alla comunità internazionale di Rouhani, bisogna ora accelerare la normalizzazione dei rapporti finanziari e bancari.
Avere un buon manager può essere cruciale per i risultati di un’impresa. Soprattutto quando sa far tesoro delle sue esperienze passate. Lo dimostra una ricerca sulle esportazioni delle aziende portoghesi in Angola dopo la fine della guerra civile.
Emmanuel Macron ha vinto le presidenziali in Francia. Per realizzare il suo programma ha ora il problema di trovare una maggioranza nell’Assemblea nazionale. Perché è difficile che il suo neonato partito ottenga la maggioranza alle elezioni di giugno.
Il Venezuela si trova a rivivere la più classica delle crisi in stile anni Settanta e Ottanta, caratterizzata da fughe di capitali e calo delle riserve ufficiali in uno scenario di profonda recessione e di elevata inflazione. Ed è un crollo annunciato.