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Categoria: Stato e istituzioni Pagina 33 di 89

Il tempo che ci vuole per fare un governo

Quarantacinque giorni e passa per formare un governo sono troppi? Per il momento, non ci sono differenze sostanziali con quanto accaduto nella Prima e Seconda Repubblica. Se poi guardiamo agli altri paesi, l’Italia non è neanche un caso così eccezionale.

Convergenze parallele stile Terza Repubblica

Nella scorsa legislatura quali partiti hanno votato più spesso nello stesso modo? Saperlo potrebbe dare indicazioni su possibili alleanze nel Parlamento eletto il 4 marzo? Il tempo passa e si potrebbero creare le condizioni per coalizioni inattese.

Il peccato originale della legge elettorale

Con le elezioni del 4 marzo i cittadini hanno eletto un parlamento che rischia di rimanere senza maggioranza. L’intransigenza di partiti e gruppi parlamentari potrebbe dipendere dalle rigidità della legge elettorale e in particolare dalle liste bloccate.

Contro il negazionismo economico

Spesso le decisioni politiche non incorporano le migliori e più aggiornate conoscenze scientifiche. Vale anche, e forse soprattutto, per l’economia. Ci sono tre ricette per evitare che l’opinione pubblica sia vittima di credenze prive di fondamento.

Ciò che unisce i populismi di destra e di sinistra

Un saggio di Stefano Feltri ci aiuta a capire meglio come si è arrivati alla vittoria elettorale di Lega e M5s. Analizzando crisi e ruolo delle élite fino alla globalizzazione di cui prendere i benefici senza pagarne i costi. E con uno sguardo al futuro.

Investimenti locali: un’intesa per rilanciarli

Le regole sul pareggio di bilancio per gli enti territoriali ostacolano gli investimenti pubblici locali. Le deroghe previste dalle leggi di bilancio 2017 e 2018 garantiscono però spazi di manovra. A patto di una maggiore collaborazione tra gli enti.

Nuovo Senato con vista sulla Terza Repubblica

Le nuove regole che guidano il funzionamento del Senato hanno introdotto alcune importanti novità. Più difficile formare gruppi parlamentari dal nulla e l’astensione non è più un voto contrario. Un governo di minoranza potrebbe avvantaggiarsene.

Racconto di due Italie*

Mai come oggi l’Italia è politicamente e socialmente spezzata in due. La flat tax e il reddito di cittadinanza hanno contrapposto lavoratori e pensionati del Nord ai disoccupati del Sud. Ci sarebbe un modo di ricomporre il paese, ma nessuno vuole intraprendere questa strada.

Se la condizione socio-economica decide il voto

La parte più disagiata della popolazione ha dato fiducia al M5s e l’effetto è trainato dal Sud. Ma non tanto per il reddito di cittadinanza, quanto per le facce nuove. Che non hanno i molti demeriti accumulati dalla classe dirigente del Mezzogiorno.

Ma la metà del cielo diventa un terzo in Parlamento

La nuova legge elettorale promuove un maggior equilibrio di genere nella formazione delle liste. L’obiettivo del 40 per cento non è stato raggiunto, ma la composizione del Parlamento è più equilibrata. Dati contrastanti nel voto regionale di Lombardia e Lazio.

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