Il governo Renzi ha incassato due importanti vittorie sul piano delle riforme: l’approvazione definitiva della legge elettorale e quella ancora in itinere della revisione costituzionale. L’analisi dell’Italicum ne rivela pregi e difetti. Il rischio di votare con sistemi diversi per Camera e Senato.
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La normativa sul sistema contabile degli enti locali ha introdotto l’obbligo di redigere un rendiconto semplificato per i cittadini. Aumenterà la trasparenza, soprattutto nei comuni più piccoli. Il nuovo strumento non ha i difetti che hanno portato al sostanziale abbandono del bilancio sociale.
Da molti anni le detrazioni fiscali previste per la ristrutturazione degli edifici rappresentano un rilevante volano economico e un ottimo strumento per ridurre inquinamento e consumo di territorio. Ma per sfruttare appieno le opportunità della buona edilizia occorre rivedere la catena decisionale.
La revisione del patto di stabilità interno è utile, ma non risolutiva. Perché per i comuni resta comunque il vincolo sulla competenza per le spese finali. E perché i municipi hanno perso l’autonomia impositiva. Bisognerà trovare altri modi per finanziare gli investimenti, almeno quelli meritevoli.
I risultati delle elezioni comunali del 2013 dimostrano che gli elettori usano il voto di preferenza. E se la preferenza è legata al genere, eleggono le candidate donne. Le scelte sulla composizione del nuovo Senato rappresentano una opportunità per il riequilibrio della rappresentanza di genere.
Licenziamento dei fannulloni in 48 ore, trasparenza amministrativa, cambio delle regole della conferenza dei servizi, taglio delle società partecipate e dei Cda, accorpamento della Forestale nei Carabinieri: i nuovi decreti sulla Pa più che una vera riforma sono correttivi necessari.
Finalmente il Parlamento ha eletto i tre nuovi giudici costituzionali: uno studioso di diritto del lavoro e due noti costituzionalisti. Quale contributo porteranno nella giurisprudenza della Corte? Senza dimenticare che le decisioni sono comunque collegiali, si possono fare alcune previsioni.
La mancanza di trasparenza dei dati e di accuratezza nelle proiezioni di finanza pubblica ha giocato un ruolo importante nell’aumento del deficit e del debito nei paesi europei. Per questo sono nate le istituzioni fiscali indipendenti. Ma quali sono le caratteristiche che le rendono efficaci?
La commissione Bilancio della Camera ha deliberato il raddoppio degli incentivi economici a favore dei processi di fusione tra comuni: sono ora il 40 per cento dei trasferimenti erariali ricevuti da ciascun ente nel 2010. Vincolare le erogazioni ai risultati per far decollare le aggregazioni.
Molti le considerano il meccanismo ideale per selezionare i candidati alle elezioni generali e locali, ma le primarie non “sconfiggono” il ceto politico professionale. Tentano semmai di rinvigorire l’immagine dei partiti, da tempo logorata in tutta Europa. Partiti e regole standard per utilizzarle.