Il modello della flat tax si è affermato finora in paesi con livelli di Pil molto inferiori a quelli dell’Europa occidentale, dove anche la domanda di spesa sociale è nettamente più bassa. Una sua introduzione in Italia richiederebbe tagli di spesa.
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Le proposte presentate dai principali partiti per rilanciare il Mezzogiorno si muovono nel solco del passato. Difficilmente potrebbero innescare il cambio di rotta di cui invece c’è bisogno. Soprattutto, manca una visione del futuro del Sud.
La famiglia è un tema importante nei programmi di tutti i partiti per elezioni 2022. Nonostante, almeno a parole, Movimento 5 stelle e Azione-Italia viva concordino sull’importanza della cura e dell’armonizzazione dei tempi vita-lavoro, presentano un elenco di proposte piuttosto indefinito.
Tutti i partiti si concentrano sulle politiche per la famiglia, sia per una questione ideologica sia in risposta alla crisi demografica. La differenza negli approcci tra destra e sinistra è evidente, ma c’è un fattore comune: la vaghezza delle proposte.
Il Movimento 5 stelle cerca di proporre ai giovani un futuro più stabile, con misure per occupazione e welfare. Azione-Italia viva riconosce la categoria come una delle più svantaggiate. Individuano problemi reali, ma spesso non offrono soluzioni concrete.
Tutti i principali partiti citano le politiche culturali nel loro programma. Ma le proposte sono slegate dai veri bisogni del settore e molte volte si sovrappongono agli obbiettivi del Pnrr. Spesso contengono più retorica che soluzioni strutturali.
Il nucleare è tornato nell’agenda politica, ma ancora la divide. Nei programmi elettorali si ritrova un ampio ventaglio di opinioni, con diversificazioni anche all’interno delle stesse coalizioni. Un segnale positivo è l’attenzione di tutti alla ricerca.
Contro il caro energia la soluzione sembra essere il “disaccoppiamento” tra prezzo del gas naturale e quello dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Le tre proposte avanzate hanno pregi e difetti. Ma nessuna è a costo zero.
Pluricandidature e posizione in lista possono garantire l’elezione di un candidato. A beneficiarne sono spesso i capi dei partiti e poche altre persone decise dai vertici. Si rompe così il legame tra le realtà locali e chi dovrebbe rappresentarle.
Oltre a cercare fonti di approvigionamento energetico alternative, per combattere la crisi energetica è importante puntare sul risparmio. Su questo, la Germania sta facendo molto meglio dell’Italia.