I rapporti pubblicati in occasione della Cop30 indicano un calo della proiezione di crescita della temperatura, ma l’obiettivo di +1,5°C appare lontano. Le azioni per ridurre le emissioni rallentano e andrebbero favoriti accordi tra i principali emettitori.
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A gennaio 2026 le pensioni saranno perequate in base all’inflazione del 2025, che un apposito decreto emanato il 28 novembre quantifica in 1,4 punti percentuali. Ancora una volta è ignorato il diverso meccanismo richiesto dal sistema contributivo.
Se lo stato vuole svolgere il ruolo di attore economico deve farlo investendo risorse proprie, non pilotando attori privati, come invece è accaduto nell’operazione Mps-Mediobanca. Anche in Europa c’è un uso discrezionale delle regole sugli aiuti di stato.
Per limitare la povertà educativa, è necessario rafforzare e rinnovare le politiche di diritto allo studio. Sembrano dare buoni risultati i programmi che incentivano il risparmio familiare. Lo dimostra una sperimentazione in quattro regioni italiane.
La vicenda UniCredit-Banco Bpm mette in evidenza un pericoloso intreccio di competenze. Solo attraverso semplificazione delle regole interne e convergenza con quelle europee, il sistema potrà conservare la stabilità finanziaria senza rinunciare al mercato.
La Commissione europea si appresta a rivedere le linee guida sulle concentrazioni, con l’obiettivo di aumentare la competitività delle sue industrie. Nel farlo dovrebbe concentrarsi su tre concetti chiave: produttività, innovazione e resilienza.
La riforma del bonus cultura riapre il tema di quali destinatari si vogliono raggiungere. Una misura precedente ha beneficiato soprattutto chi ha un background socio-economico meno favorevole. Proprio coloro che ora rischiano di rimanere esclusi.
Misurare l’effetto dell’aggiustamento previsto dalla manovra di bilancio sull’imposta effettiva dei diversi contribuenti è complesso, per la somma degli interventi degli ultimi anni. Il calcolo per un lavoratore dipendente, un pensionato e un autonomo.
L’Irpef ha una struttura frammentaria, che si accentua con le “soglie” previste dalle addizionali comunali e regionali. Non solo si creano situazioni paradossali, il contribuente è anche spinto a mantenere il reddito al di sotto di quel limite.