Stimolare gli investimenti in ricerca e innovazione appare sempre più necessario. Per questo la Ue sperimenta strumenti come gli appalti pre-commerciali, che ridefiniscono il rapporto pubblico-privato sulla base della condivisione di rischi e benefici.
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Il decreto attuativo della riforma fiscale sulle sanzioni amministrative e penali per chi non versa al fisco quanto dovuto prevede un alleggerimento delle penalità. Ma il vero punto critico sono le generose nuove cause di non punibilità del debitore.
Abbondante liquidità e tassi alti generano massicci pagamenti di interessi dalla banca centrale alle banche europee. Nell’Eurosistema ciò implica trasferimenti a carico di alcuni paesi e a favore di altri. Il nostro è quello che ci perde di più.
Le valutazioni sull’operato dei dipendenti pubblici e sulle loro competenze sono sostanzialmente neutralizzate dagli accordi fra la Pa e i sindacati, con un ruolo quasi esclusivo dell’anzianità di servizio. Il caso del ministero dell’Interno.
Arriva la valutazione costi benefici per il Ponte sullo Stretto di Messina, dopo che la decisione di costruire l’opera è già stata presa. Il risultato è positivo solo grazie all’alto valore economico attribuito alla riduzione delle emissioni di CO2.
Indicando una quota massima di studenti stranieri per classe, il ministro Valditara vuole combattere il fenomeno della segregazione scolastica su base etnica. Ma senza una riflessione accurata sulle sue cause e conseguenze la soluzione resta lontana.
Il gruppo automobilistico annuncia un nuovo ridimensionamento degli impianti italiani, mentre il governo preme per arrivare a produrre nel nostro paese un milione di autoveicoli. In un contesto poco favorevole, non bastano gli incentivi all’acquisto.
La transizione verde oggi non riguarda più solo il cambiamento climatico, ma offre importanti opportunità economiche. Per questo va legata a una politica industriale adeguata. A frenare quella europea sono intervenute incertezze e tensioni geopolitiche.
Benché le quantità siano ridotte, il valore delle merci trasportate per via aerea rappresenta una quota rilevante del nostro interscambio commerciale, con un saldo attivo importante. Il problema è l’assenza di un grande vettore di linea sul lungo raggio.
Scomparso a fine marzo, Daniel Kahneman ha elaborato teorie comportamentali rigorose e convincenti, che hanno sancito definitivamente il legame tra economia e psicologia. Il suo approccio metodologico si è affermato anche in altre scienze sociali.