Gli incentivi fiscali hanno favorito lo sviluppo di un insieme di nuove forme di welfare, per il benessere dei lavoratori. Ma è un processo che rischia di fermarsi se le agevolazioni saranno eliminate per finanziare flat tax e reddito di cittadinanza.
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Da gennaio 2019 i diesel Euro 0, 1, 2 e 3 non potranno più circolare a Milano. Il provvedimento non è giustificato dai dati sull’inquinamento prodotto da questo tipo di motori. Più ragion d’essere avrebbe semmai l’approccio “chi congestiona paga”.
L’aumento della povertà tra 2016 e 2017 riguarda tutti, ma l’incidenza resta molto più alta tra gli stranieri. Eppure, il ministro Di Maio fa leva su questi dati per accelerare sul “suo” reddito di cittadinanza. Da cui i non italiani sarebbero esclusi.
Nel 2017 il Pil italiano è cresciuto. Nello stesso tempo, però, è aumentato il numero di famiglie in povertà assoluta, benché a un ritmo più lento rispetto agli anni neri della crisi. Serve una ripresa più forte, con politiche redistributive più attente.
La proposta di taglio alle pensioni alte del ministro del Lavoro ripartisce i costi in maniera disuguale tra soggetti uguali, innescando probabili contenziosi. Meglio sarebbe agire sull’equità verticale, rispettando così anche il dettato costituzionale.
Nella battaglia dei dazi con la Cina, gli Stati Uniti cercano di ottenere il massimo prima di arrivare a un accordo. Ma il rischio è che a farne le spese sia il sistema di regole del commercio internazionale, insieme alla crescita economica globale.
Lo yuan si è indebolito dalla seconda metà di aprile e da inizio giugno ha perso sul dollaro il 3 per cento. Ma non è la banca centrale cinese a orchestrare la svalutazione. Anzi le autorità di Pechino hanno molti motivi per preferire una moneta forte.
Tra incertezze, colpi di scena e occasioni mancate, la Lega di serie A ha assegnato i diritti tv del campionato per il prossimo triennio. Con un prevedibile vincitore (Sky) e alcune novità. Come il passaggio dalla vendita per piattaforma a quella per prodotto.
Le pubbliche amministrazioni versano direttamente al fisco l’Iva per l’acquisto di beni e servizi da privati. È lo split payment e ha garantito un buon recupero dell’evasione, senza troppi costi per i contribuenti onesti. Ora il governo vuole eliminarlo.
Non è detto che la flat tax avvantaggi sempre i redditi più alti. Si possono costruire combinazioni di aliquota unica e deduzione che lasciano invariata la pressione fiscale complessiva, ma la diminuiscono nettamente per le classi di reddito medio-basse.