Completare l’unione bancaria è certo un imperativo. Ma è necessario affrontare anche la questione fondamentale della politica fiscale. La terza parte dell’introduzione dell’e-book che disegna la strategia per assicurare la stabilità dell’Eurozona.
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La direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie ha introdotto misure preventive, di intervento precoce e di risoluzione. Ma almeno in Italia i nuovi istituti convivono con l’amministrazione straordinaria e la liquidazione coatta amministrativa.
La Corte di giustizia ha stabilito che negoziare e concludere accordi di libero scambio con paesi terzi è competenza esclusiva della Ue, con il controllo del parlamento europeo. Si rafforza l’impostazione attuale della politica commerciale comune.
La linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Napoli è stata inaugurata nel 2009. E la concorrenza dei treni Italo è arrivata nel 2012. È tempo dunque di fare un bilancio dei benefici sociali ottenuti rispetto ai costi sostenuti per realizzarla.
Per essere efficace, il reddito di inclusione richiede un forte investimento di risorse nella sua gestione effettiva. È il prerequisito per far sì che i percorsi personalizzati di reinserimento sociale abbiano successo, superando l’assistenzialismo.
La conclusione della vicenda delle banche venete evidenzia ancora una volta una tendenza che ha caratterizzato la gestione delle crisi bancarie degli ultimi anni: rimandare la soluzione dei problemi e subordinare la logica economica a quella politica.
Difficilmente la commissione bicamerale sul sistema bancario potrà affrontare nel giro di pochi mesi in maniera rigorosa e approfondita l’ampio spettro di questioni che le è stato affidato. Meglio concentrarsi su un unico aspetto, quello regolamentare.
Il Senato discute tra aspre polemiche la legge sul cosiddetto ius soli, che stabilisce nuove regole per la concessione della cittadinanza. Tra l’altro, prevede un riconoscimento del ruolo della scuola quale istituzione centrale per la formazione dei cittadini.
Nel Def 2017 sono stati inseriti per la prima volta indicatori di benessere equo e sostenibile. Tra questi, c’è il tasso di mancata partecipazione al lavoro. Restituisce meglio lo stato attuale del nostro mercato del lavoro: negativo, ma in miglioramento.
Gli investimenti in infrastrutture hanno effetti positivi sulla crescita. Ma solo le analisi costi-benefici permettono di decidere quali sono i progetti più efficaci. Però è diverso misurare l’impatto di un’opera sul Pil e i suoi benefici sociali.