Servirebbe anche in Italia una autorità che abbia come specifico obiettivo la protezione del risparmiatore sull’esempio degli Stati Uniti? È una delle domande a cui cerca di dare risposta l’ultimo libro di Luigi Guiso (Università Bocconi Editore). Ne proponiamo qui un capitolo.
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Nel 2015 l’Italia ha beneficiato della flessibilità delle regole fiscali per rallentare il consolidamento dei conti pubblici. Unico paese che non ha centrato gli obiettivi sul deficit pubblico senza incorrere nelle sanzioni della Commissione. Trattamento speciale anche nelle ultime raccomandazioni.
Il successo della voluntary disclosure potrebbe rappresentare una svolta per il recupero coattivo di crediti tramite pignoramento di beni esteri. L’accesso alle banche dati delle pubbliche amministrazioni agevola la scoperta delle attività estere che prima potevano essere occultate.
Il governo ha stanziato fondi per consentire l’apertura straordinaria delle scuole che si trovano in contesti disagiati. Sembra una buona idea, anche alla luce di quanto indicano alcune ricerche sui risultati degli studenti con background svantaggiati. Restano da risolvere importanti questioni.
Scozia, Irlanda del Nord e città di Londra chiedono l’indipendenza dal Regno Unito per rimanere nell’Unione Europea. In base ai Trattati Ue, solo la prima può farcela, perché è una nazione con una identità culturale, geografica e storica ben definita. Ma si possono immaginare anche altre soluzioni.
Il voto degli elettori più anziani è stato determinante per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Ma a sopportarne le conseguenze saranno soprattutto i giovani, che in prevalenza volevano rimanere nella Ue. Come dare più peso al voto delle giovani generazioni e il problema dell’astensione.
La Brexit avrà conseguenze sul settore finanziario. A cominciare dalla perdita del “passaporto europeo” per gli operatori inglesi. Ma soprattutto il Regno Unito non avrà più la capacità di plasmare le strutture portanti delle normative, dando più valore alle tradizioni giuridiche europee.
Chiedere alla Bce di distribuire denaro a pioggia è un sintomo dell’inefficacia delle normali regole di politica fiscale. Il principio del bilancio in pareggio ha finito per ostacolare ogni ragionevole tentativo di gestire il disavanzo in funzione anti-ciclica. Soluzioni nuove per salvare l’Europa.
Le banche hanno inventato un modo ingegnoso per nascondere ai clienti le commissioni di entrata in alcuni tipi di fondi comuni. Per il sistema nel suo complesso, si tratta di entrate miliardarie, alle quali non corrisponde alcun beneficio per i risparmiatori. Commissione di collocamento o di uscita.