Nel Regno Unito sta per entrare in vigore una nuova legge sugli immigrati extraeuropei. Innalza la soglia di reddito che permette di rimanere nel paese più di cinque anni. L’obiettivo della politica restrittiva è attrarre solo migranti altamente qualificati. Ma potrebbe avere conseguenze opposte.
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Nel discutere di pensioni bisogna distinguere ciò che è previdenza da quello che è assistenza. Pure nel caso della reversibilità. Sarebbe quindi equo determinare l’importo della pensione non solo in base alla speranza di vita del titolare, ma anche a quella di chi potrebbe diventarne beneficiario.
In quasi tutti i paesi, le stime preliminari del Pil tendono a sopravvalutarne la dinamica durante le recessioni e a sottovalutarla nelle fasi di ripresa. Le regole fiscali europee applicate a indicatori distorti possono provocare danni permanenti. Attenzione all’andamento dei fattori di crescita.
In Italia si studia una soluzione al problema della trasparenza dell’informazione sulle emissioni di titoli. Intanto Bruxelles incentiva di fatto l’accesso al mercato dei capitali delle piccole e medie imprese europee. L’Action Plan e una disciplina più flessibile dei prospetti informativi.
In matematica i ragazzi dell’Asia Orientale ottengono risultati nettamente migliori rispetto ai coetanei di varie parti del mondo. È un successo esportabile in altri paesi? Introdurre in un contesto diverso metodi validi altrove è sempre difficile. Ma ciò non vuol dire che non si debba provare.
Nell’anno accademico 2014-15 oltre 55mila universitari hanno scelto un ateneo localizzato in una regione diversa da quella di residenza. E si tratta in larghissima parte di studenti del Sud. Per la qualità delle università del centro-Nord, certo, ma anche per molti altri motivi legati al contesto.
Non si può andare a Bruxelles, come ha fatto l’Italia, a proporre più Europa proprio nel momento in cui decolla il referendum sulla Brexit, che comunque cambierà tutto. L’esigenza di ripartire da Eurozona e dai suoi meccanismi per non sprecare i risultati raggiunti finora. Anzi per consolidarli.
Il 23 giugno nel Regno Unito si terrà il referendum sulla permanenza nella UE. E per l’Unione è forse meglio una vittoria della Brexit. Perché non è nell’interesse dell’Europa mantenere tra i suoi membri uno paese ostile allo spirito comunitario. E che persegue strategie volte a minarlo.
Saranno gli Usa e non i paesi Opec a ridurre la produzione di petrolio? L’industria dello shale oil ha costi elevati e i piccoli produttori si sono indebitati enormemente per finanziare le campagne di perforazione. Intanto, si pensa a inasprire la legislazione per limitare l’impatto ambientale.
La fine del patto di stabilità per i comuni permette di superare il blocco dei pagamenti delle spese in conto capitale e di utilizzare risorse che altrimenti sarebbero state risparmiate. La maggiore capacità di spesa sarà effettivamente destinata agli investimenti? Una stima delle cifre in ballo.