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I soldi al popolo greco. E quelli alle sue banche

Il bail-out della Grecia del 2010 ha sostituito debito privato con debito pubblico. E certo parte delle risorse sono finite a banche tedesche e francesi. Ma perché gli aiuti alle banche greche non dovrebbero essere conteggiati nel totale di quanto ricevuto dal popolo greco? Due questioni separate.

Dove andrà il denaro del bailout di Atene?

Dove andranno a finire gli 82-86 miliardi previsti dal terzo programma di aiuti alla Grecia? Troika, Eurogruppo e governo greco non brillano per trasparenza, ma sembra che buona parte servirà per ripagare i debiti verso Fmi e Bce. Poi vengono le banche greche. Gli investimenti arrivano buoni ultimi.

Chiarezza sui numeri dei salvataggi greci

Dove sono finiti i soldi dei bail-out della Grecia nel 2010 e 2012? Tsipras ha in parte ragione quando sostiene che sono andati alle banche – francesi, tedesche e greche – e non al popolo. Il vero problema è che l’Europa non ha voluto accollarsi il salvataggio attraverso il bilancio “federale”.

Sanità, quando il ripiano è preventivo

L’accordo tra Stato e regioni sulla sanità regionale prevede un taglio da 2,3 miliardi. Raggiunto per l’assenza del Veneto, rinvia tutte le questioni più spinose. Soprattutto prevede un aumento delle risorse per il 2016. E allora chi si metterà a tagliare oggi, quando domani potrà spendere di più?

Crediti deteriorati: cederli è ancora una strada in salita

Nonostante il decreto che fissa un nuovo trattamento fiscale per la loro cessione, è difficile che i crediti deteriorati possano ridursi per iniziativa delle singole banche e nel rispetto delle regole di mercato. In molti casi, la bad bank sembra l’unica soluzione per far ripartire il credito.

Quanto costa l’accoglienza *

La spesa dell’Italia per il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo è in linea con quella degli altri paesi UE. Anche in situazioni di emergenza come oggi o nel 2011. Anzi la cifra pro-capite per gli ospitati è inferiore rispetto a quanto garantito da Germania e Svezia. I flussi dai Balcani.

Il passato che frena il salvataggio della Grecia

Da marzo 2010 a oggi la mappa dei creditori della Grecia è significativamente cambiata. Primo paese che si è disimpegnato dal debito ellenico è la Francia. Tra quelli che hanno aumentato abbondantemente l’esposizione: Germania, Italia e Spagna. Per questo si trovano d’accordo su una linea severa.

Dal piano Juncker una spinta (troppo) gentile

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici promuove il finanziamento delle piccole imprese e investimenti a lungo termine, soprattutto in infrastrutture. Ma l’obiettivo di generare 315 miliardi di investimenti aggiuntivi sembra difficile da raggiungere.

Da dove inizia la “Buona scuola”

La “Buona scuola” è legge di stato. Almeno sulla carta, ci sono tutte le premesse per un salto di qualità. I punti salienti sono l’inversione di tendenza sulla spesa, dopo la stagione dei tagli, il rafforzamento delle prerogative dei dirigenti e una maggiore possibilità di progettazione.

Bailout greco: dove sono finiti i soldi

Tsipras sostiene che le risorse del primo salvataggio sono andate alle banche di Francia e Germania. Ma i numeri raccontano una storia diversa. Tra 2010 e 2013 banche e governo greci hanno ricevuto un flusso positivo di risorse dall’estero. Un accordo con i creditori l’avrebbe fatto continuare.

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