Il superindice Ocse indica qualche dato positivo per l’eurozona. Anche nel 2009 in un periodo buio per l’economia segnalò l’arrivo della ripresa dopo sei mesi. Il miglioramento per l’Italia sembra associato all’aumento degli ordini esteri. Il mercato interno italiano invece continuerà a soffrire.
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La riforma della cittadinanza per i minori stranieri è stata inserita negli otto punti di governo del Pd. Due i problemi principali: difficile concepire un impianto di “ius soli” puro e arduo separare la normativa per i minori da quella per gli adulti. Ecco come funziona negli altri paesi europei.
Praticamente alla fine del mandato, il Governo Monti ha presentato un Piano strategico per il turismo. Articolato su sessantuno linee di azione, guarda solo ai mercati esteri e punta a rafforzare il ruolo del ministro. Con buona pace delle Regioni, che pure sulla materia hanno potestà esclusiva.
Se il potere deriva dalla probabilità che ciascun partito ha di giocare un ruolo determinante nella formazione di una maggioranza, è evidente che il M5S ha un potere enorme. E la riluttanza ad allearsi aumenta la sua forza. Ma la totale intransigenza finirebbe per avvantaggiare soprattutto Berlusconi.
Nella sostanziale immobilità della condizione femminile e nella pervicace sottoutilizzazione del capitale umano delle giovani donne, si vede qualche segnale di cambiamento. La spinta viene dalla crisi economica e dallo tsunami elettorale. Inutili le mai realizzate politiche sulle pari opportunità.
È vaga la formula “affari correnti” per limitare l’azione di un Governo dimissionario. In pratica, che cosa può fare e cosa no l’esecutivo guidato da Monti in attesa del nuovo Governo? Solo la prassi costituzionale aiuta a definire meglio questo perimetro.
Qual è l’andamento tipico dei voti nel Conclave prima che si raggiunga la maggioranza dei due terzi più uno? In ogni scrutinio le preferenze tendono a convergere sui cardinali che ottengono un numero crescente di voti tra una tornata e l’altra. Gli effetti della “controriforma” di Benedetto XVI.
Una fetta consistente di imprese è costretta a versare imposte anche se registra una perdita. Sono colpite in modo particolare le piccole dimensioni. Essenzialmente è colpa dell’Irap, che ha una base imponibile molto più ampia dei profitti. Ed è allora su quell’imposta che bisogna agire.
Il microcredito si dimostra un valido strumento di sostegno economico delle popolazioni colpite dalle sempre più frequenti calamità naturali. Va accompagnato da programmi obbligatori di microassicurazione per evitare fenomeni di contagio e insolvenza strategica. Un piano utile anche per l’Italia.
Di cosa parliamo quando diciamo “reddito di cittadinanza”? E che cosa lo distingue dal “reddito minimo garantito”? Il primo non fa distinzione tra ricchi e poveri, e di conseguenza ha un costo altissimo. Il secondo è selettivo, ha un costo più contenuto e potrebbe incorporare gli altri sussidi esistenti.