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Il “TESTO UNICO” DEL CONTRATTO UNICO

Una serie di chiarimenti sulle proposte di contratto unico di lavoro, salario minimo nazionale e contributo nazionale uniforme. I temi, lanciati e sostenuti da tempo sulle pagine de lavoce.info, fanno discutere e molti lettori hanno chiesto precisazioni. Ecco un primo abbozzo delle regole per una riforma che possa conciliare flessibilità e tutele e permetta di superare il dualismo fra contratti permanenti e contratti temporanei.

LA GERMANIA DELLE RIFORME INCOMPIUTE

Dopo un decennio di crisi, l’economia tedesca si è rimessa in moto: quest’anno la crescita sarà probabilmente superiore al 2,5 per cento. Una buona notizia per il paese e per tutta l’Europa. Ma la ripresa è destinata a durare? I dati positivi di oggi sono dovuti in larga parte alle riforme del mercato del lavoro introdotte negli ultimi tre anni. Invece di proseguire su questa strada, si parla ora di aumento dei sussidi di disoccupazione e di ripensamenti sull’innalzamento dell’età per la pensione. Un ritorno al passato molto rischioso, non solo per la Germania.

PROMESSE DA MARINAIO

La riforma previdenziale del 1995 è afflitta da molti errori e lacune. Ma ha anche meriti, come la correttezza del metodo con cui sono stati definiti i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione. Un metodo da preservare perché assicurava coerenza nel periodo transitorio e flessibilità a regime. Invece, le nuove regole previste dall’accordo di luglio non hanno alcun senso in ambiente contributivo dove i coefficienti hanno esattamente il compito di assicurare l’indifferenza delle età di pensione. La garanzia della copertura minima del 60 per cento.

IL RISCHIO CHE VIENE DAL CREDITO

Si parla molto dei rischi finanziari assunti dagli enti locali nella stipula di contratti di finanziamento in cui sono presenti strumenti derivati. Poca enfasi si dà invece ai rischi di credito. La normativa vigente vuole incentivare l’investimento in titoli di Stato italiani o emessi da enti locali. Ma presenta molti problemi. Per risolverli basterebbe vincolare l’inserimento dei titoli sulla base di un rating minimo, senza alcuna limitazione geografica. E specificare i limiti massimi di concentrazione per categoria e per singoli emittenti.

IL NOBEL ALLA TEORIA DEL DISEGNO DEI MECCANISMI

La teoria del disegno dei meccanismi analizza come vanno strutturate le istituzioni economiche e sociali in modo che producano gli effetti desiderati. Ci dice se è possibile formulare gli incentivi adeguati affinché agenti che perseguono il proprio interesse rivelino in modo veritiero la propria informazione. E’ una teoria che ha molte applicazioni. Il Nobel a Hurwicz, Maskin e Myerson potrebbe attirare un rinnovato interesse su un tema di così fondamentale importanza per la scienza economica.

PRIMO CENSIMENTO DEI SENZATETTO A MILANO

Il comitato scientifico dell’edizione 2007 delle Borse "Ricardo Faini", promosse dall’associazione "ERE – Empirical Research in Economics, ha deciso di aggiudicare l’intero ammontare dell’iniziativa al progetto di raccolta dati "I senzatetto nell’area metropolitana di Milano", presentato dalla Dott.ssa Michela Braga e dalla Dott.ssa Lucia Corno (entrambe iscritte al programma di Ph.D. in Economics dell’Universit?occoni).

Le motivazioni di questa decisione possono essere riassunte in pochi elementi: 

-        l’indubbio interesse del tema, dato che il progetto consentir?i realizzare sia il primo censimento completo della popolazione dei senzatetto in un’area metropolitana italiana sia una dettagliata indagine campionaria per studiare le caratteristiche e le problematiche della popolazione censita;

-        il fatto che i dati che si intende raccogliere potranno essere facilmente utilizzati da altri ricercatori, una volta messi in rete dall’associazione ERE; 

-        la qualit?el progetto presentato, in cui tutte le fasi della raccolta dati sono descritte con grande precisione e competenza tecnica;

-        la capacit?i integrare i fondi messi a disposizione dall’associazione ERE con l’aiuto e il contributo di altri soggetti del mondo dell’associazionismo.

Per l’iniziativa si cercano volontari. Il loro ruolo sar?uello di girare per le strade di Milano per due sere consecutive: la prima per il conteggio dei senzatetto, la seconda per intervistarli.

Tutti gli interessati all’iniziativa possono mandare una mail a

redazione@lavoce.info

michela.braga@unibocconi.it

lucia.corno@unibocconi.it

UNIONE MONETARIA E CORSE AL RIBASSO*

Gli studi empirici mostrano che l’Unione monetaria migliora l’andamento economico dei paesi che ne fanno parte. Ma è anche associata a una maggiore disuguaglianza e una minore spesa sociale. Tutto ciò solleva dubbi sulla sostenibilità politica dell’Unione monetaria senza una integrazione politico-sociale e un più ampio sviluppo del mercato finanziario. E guardando al futuro, sarebbe sbagliato e pericoloso non prendere in considerazione le implicazioni dell’integrazione economica sulle cause e i rimedi della disuguaglianza di reddito.

UN PASSO VERSO LA PUBLIC COMPANY *

La direttiva europea sui diritti degli azionisti rappresenta un’opportunità di ridurre i problemi di partecipazione degli azionisti che caratterizzano le società quotate italiane, attraverso un ricorso facilitato al voto per delega. Le disposizioni si possono applicare anche alle cooperative quotate e, dunque, alle banche popolari, che soffrono oggi di un deficit particolarmente grave di democrazia azionaria. Ma la raccolta delle deleghe è estesa agli amministratori: negli Stati Uniti è un meccanismo che ha permesso il funzionamento della public company.

L’EFFIMERO BOOM DELLE NASCITE

Proprio perché si iniziano a intravedere anche in Italia possibili segnali di una relazione positiva tra occupazione femminile e fecondità, bisognerebbe investire di più per alimentare e consolidare tale processo, e avvicinarci quindi ai livelli medi europei. La crescita dei due indicatori ha per lo sviluppo del nostro paese un’importanza cruciale. Perciò il continuo potenziamento delle misure di conciliazione dovrebbe diventare una priorità. Invece la Finanziaria 2008 sembra dimostrare, ancora una volta, che così non è.

PER SPENDERE MEGLIO RIPARTIAMO DAL BILANCIO

Con il nuovo sistema di classificazione per missioni e programmi, il bilancio dello Stato diventa più leggibile e trasparente. Sono però necessari ulteriori passi per aumentare la coerenza tra programmi e strutture amministrative e per rendere la gestione della spesa pubblica maggiormente flessibile e orientata ai risultati. Attraverso un percorso che richiede tempo, ma che è necessario affrontare se si vuole contenere la spesa e al contempo migliorare la qualità dei servizi offerti dallo Stato.

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