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Categoria: Povertà

Mancia incompetente

Offrire mille euro una tantum alla nascita del secondo bambino non è un sostegno alla maternità, ma un regalo poco equo e quasi irresponsabile. Perché i costi di mantenimento di un figlio sono alti e aumentano con l’età. Perché in mancanza di servizi adeguati sono ancora molte le madri che rinunciano al lavoro. Con rischi di impoverimento della famiglia nel breve e nel lungo periodo. E perché in Italia i figli sono considerati di principio e di fatto dipendenti economicamente dai genitori molto a lungo, spesso ben oltre la maggiore età.

I want my country back*

Gli Stati Uniti sono diventati un modello da imitare. Negli anni Novanta, grazie a riduzioni nei livelli di regolamentazione e nel sistema del welfare, sono riusciti a crescere fortemente coniugando forte creazione di posti di lavoro con aumenti della produttività del lavoro. Ma l’altra faccia della medaglia è la spaventosa crescita della disuguaglianza nei redditi, risalita ai livelli d’ante guerra. L’Europa deve riflettere su questo. E sul tipo di equilibri politici che potrebbero scaturire in una società fortemente diseguale.

La disuguaglianza tra Europa e Usa

Negli Stati Uniti aumenta la quota di reddito da lavoro incassata dagli individui più ricchi, con una dispersione dei salari decisamente più alta che in Europa. Per valutare l’equità di un sistema sociale però si deve tener conto anche della mobilità sociale garantita negli Usa dagli alti livelli di concorrenza e dall’efficacia del sistema educativo e sempre meno legata alla condizioni economiche e culturali della famiglia d’origine, che invece in Italia contano moltissimo.

Una bolla di sapone chiamata Rui

Nella Finanziaria nessun impegno di spesa per il reddito di ultima istanza, la misura che dovrebbe servire a contrastare la povertà. Si parla genericamente, e senza specificarne l’entità, di un co-finanziamento alle Regioni, lasciando a queste la decisione finale sull’introduzione o meno del sussidio. Si perpetua così una disparità tra zona e zona del paese. Troppo restrittiva la definizione dei beneficiari: molti i poveri che non potranno ricevere assistenza sotto questa forma.

Consumi e distribuzione del reddito

Prezzi alle stelle, negozi vuoti: così viene percepita la situazione attuale in Italia. Eppure, dati alla mano, non è vero che i consumi degli italiani ristagnano. Piuttosto muta la loro composizione e, soprattutto, aumenta la quota di beni e servizi acquistati all’estero grazie al rafforzamento della nostra moneta. D’altra parte, i prezzi interni e quelli al consumo crescono di pari passo. C’è dunque una redistribuzione del reddito fra produttori, a favore delle strutture meno concorrenziali. Che ha come contraltare una più ineguale distribuzione del potere d’acquisto delle famiglie, nonostante le misure adottate a beneficio dei redditi medio bassi. Chissà cosa succederà quando si ridurranno le imposte su quelli più alti.

4.175 morti su cui riflettere

Dall’indagine ministeriale emerge che il caldo record di quest’estate avrebbe ucciso 4.175 anziani. Riproponiamo ai nostri lettori le riflessioni di Tito Boeri  (Quando la famiglia non basta) , Cristiano Gori (Anziani in cerca di risposta), Chiara Saraceno (Fumo contro la povertà) e Luca Beltrametti (Le soluzioni di Trento e Bolzano) sul problema degli anziani non autosufficienti in Italia.

Fumo contro la povertà

Un elenco di buoni, ma molto vaghi propositi nel secondo piano nazionale contro povertà e emarginazione sociale. Il documento tocca molti temi, dalla scuola al mercato del lavoro al sostegno alla natalità, senza mai accennare a risorse da impiegare né a misure concrete o prendere impegni precisi. Affidandosi spesso al sempiterno leitmotiv della famiglia. E alla genericità si aggiungono due svarioni che mostrano la sostanziale ignoranza dei fenomeni che si vorrebbero combattere.

Formazione, povertà ed esclusione sociale

Un rapporto della Commissione europea mostra come il rischio di esclusione sociale sia concentrato sulle persone con bassi livelli di istruzione. E come la povertà in Italia duri più a lungo e sia spesso ereditata da una generazione all’altra.

Globalizzazione e povertà

Ridurre della metà il numero di persone che vivono sotto la soglia di povertà entro il 2015: È uno dei punti dei Millennium Development Goals. Difficile raggiungerlo, soprattutto se i Paesi ricchi continueranno a “proteggere” i loro mercati, mentre i più poveri eliminano ogni barriera tariffaria. E per una “globalizzazione non selvaggia” sono necessarie anche regole su mercati finanziari e investimenti di lungo periodo.

I veri nemici del capitalismo

Sono i capitalisti che hanno più da perdere dall’espandersi del libero mercato. Per questo esercitano la loro influenza per impedire l’adozione di regole e leggi che ne permettano lo sviluppo corretto e per ottenere sussidi e protezioni dai Governi. Contrastare gli interessi costituiti, “Salvare il capitalismo dai capitalisti”, significa perciò rafforzare la consapevolezza che il mercato è il mezzo migliore per promuovere la crescita e ridurre la povertà.

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