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Categoria: La parola ai numeri Pagina 19 di 30

L’industria batte in testa

TORNA A DELUDERE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE

I dati sulla produzione industriale hanno ripreso a deludere. Fatto 100 l’indice della produzione industriale pre-crisi (quello dell’aprile 2008 quando si raggiunse il punto più alto della ripresa 2006-08), nel mese di maggio il dato della produzione industriale (depurato dalle componenti stagionali) ha fatto registrare un deludente 74,7, in calo dell’1,2 per cento rispetto all’aprile 2014 e dell’1,8 per cento rispetto al maggio 2013.

Chi perde il lavoro

grafico pellizzari disoccupazione 2

Sopra l’export l’impresa campa

Grafico Pellizari - Export

Fonte: Banca d’Italia, Indagine sulle imprese industriali e dei servizi 2009-2012
Elaborazione dati a cura di Chiara Santantonio

Il triste ristagno del Pil e l’urgenza di passare ai fatti

PIL italia

Produttività, un problema italiano

Schermata 2014-05-02 alle 14.46.09
Fonte: Oecd

Il malus nel bonus

Molti particolari importanti sul bonus deciso nel primo venerdì santo del governo Renzi sono ancora imprecisati. Ma sin d ora si sa che gli incapienti, dunque i lavoratori più poveri, non vedranno gonfiarsi le loro buste paga. Peccato perchè erano le persone con la propensione al consumo più alta, quelli da cui sarebbe perciò venuto il maggiore stimolo alla domanda.

La Svolta Buona e il Def

Nelle tabelle seguenti si sintetizzano gli annunci dei provvedimenti preannunciati dal Governo il 12 Marzo e quelli inseriti nel Def 2014

Tanti contratti, poco lavoro

Cosa accade quando si liberalizzano i contratti a tempo determinato come nel decreto sul lavoro appena varato, come primo atto del Governo Renzi? L’esperienza della Spagna è molto utile a riguardo. Nel 1984 il governo spagnolo liberalizzò i contratti a tempo determinato eliminando il requisito che l’attività svolta nell’ambito di questo contratto dovesse avere natura temporanea e rendendo ammissibili ripetute proroghe dello stesso contratto.

Consigli per le donne

La tabella rappresenta la percentuale di donne nei consigli di amministrazione delle imprese partecipate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e la percentuale di compensi che ottengono.

Schermata 2014-03-07 alle 17.55.13

Fonte: MEF. Elaborazione Dati Emiliano Mariotti 

(1) Il 17/09/2012 la Società è guidata da un Amministratore unico. Il totale comprende anche le somme erogate al Cda in carica fino al 25/06/2012, composto da 7 persone (tutti uomini).
(2) Dal 24/07/2012 il Cda è composto da 3 persone (di cui una donna). Il totale corrisponde quindi non soltanto al Cda tuttora vigente ma anche a quello dei primi sei mesi.
(3) Il totale comprende anche le somme erogate al Cda in carica fino al 12/07/2012, composto da 5 persone (tutti uomini).
(4) Il totale comprende anche le somme erogate al Cda in carica fino al 09/07/2012, composto da 9 persone, di cui una sola donna.
(5) Il totale comprende anche due persone (entrambi uomini) facenti parte del Cda in carica fino al 22/07/2012.

43,5 per cento

Tabella Disocc.

La disoccupazione giovanile a gennaio 2014 ha raggiunto il 43,5 per cento. Solo due anni fa era appena superiore al 30 per cento. Sette anni fa era addirittura al di sotto del 20 per cento, meno della metà. C’è un fatto nuovo e preoccupante nella crescita più recente della disoccupazione giovanile. Nel 2011 e nella prima parte del 2012 questa crescita era accompagnata ad aumento della partecipazione giovanile al mercato del lavoro (la linea rossa nel grafico). Più di recente la disoccupazione aumenta assieme all’inattività. Nell’ultimo anno, in particolare, si sono persi 100.000 posti di lavoro (-10 per cento) fra chi ha meno di 24 anni. Circa la metà di questi è andata a gonfiare la disoccupazione. L’altra metà a generare inattività. In aggiunta ai disoccupati ci sono presumibilmente molto giovani che smettono di cercare lavoro perché pensano che non ci siano opportunità di impiego per loro. Il governo uscente si è occupato solo di tassazione degli immobili. Auguriamoci tutti che il governo Renzi riesca finalmente ad affrontare l’emergenza disoccupazione fra i più giovani. Ci vorrà, in ogni caso del tempo, prima che eventuali misure abbiano effetto.

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