Il 16 ottobre si celebra la giornata mondiale dell’alimentazione. Nonostante gli enormi progressi degli ultimi decenni, gli sforzi per eliminare la fame nel mondo sembrano ancora non essere abbastanza, soprattutto dopo la pandemia.
Categoria: La parola ai numeri Pagina 5 di 30
Nel 2020 è calato significativamente il fabbisogno di lavoro ed è cresciuto il ricorso a misure di sostegno all’occupazione e al reddito, con un ricorso massiccio alla Cig. Il XX Rapporto annuale di Inps restituisce l’immagine di un anno difficile.
Dopo anni di miglioramenti, le condizioni occupazionali dei neolaureati tornano a peggiorare. Un risultato che non sorprende, dovuto alla situazione straordinaria causata dalla pandemia. Il futuro potrebbe invece riservare nuove opportunità ai laureati.
Il presidente Usa ha affidato a Kamala Harris il capitolo migranti. E alcune dichiarazioni della vicepresidente sono sembrate in contrasto con un effettivo mutamento di rotta rispetto agli anni di Trump. Ma diversi interventi segnalano il cambiamento.
Secondo il Global Gender Gap Report 2021, per colmare il divario di genere nel mondo saranno necessari 135,6 anni. E nel 2020 la crisi pandemica ha rallentato o interrotto i progressi verso la parità di genere in molti paesi, portando in alcuni casi anche a un peggioramento.
La pandemia ha completamente stravolto l’andamento dell’economia mondiale, ma non tutti i settori hanno subito lo stesso impatto. Ora la sfida è riadattare la produzione economica e il mercato del lavoro alle nuove condizioni.
L’African Continental Free Trade Area coinvolge 54 paesi. Sarà un volano di sviluppo per il continente perché favorirà il commercio intra-africano. A patto, però, di migliorare le infrastrutture e l’accesso al credito per il settore privato.
Le perdite di benessere dovute all’inquinamento atmosferico in Europa equivalgono a 600 miliardi di euro. Il Green Deal europeo e le risorse del Recovery Fund destinate all’ambiente basteranno per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo?
Le rimesse dei migranti rappresentano una fonte di reddito fondamentale per i paesi in via di sviluppo. Con la crisi sanitaria, però, hanno subito un crollo che potrebbe avere gravi conseguenze, in particolare per le fasce di popolazione più povere.