La Ue e il Giappone hanno concluso due importanti accordi. Il primo riguarda il commercio di beni e servizi, il secondo è un ambizioso progetto di cooperazione in vari campi. Il fatto che siano intese separate riduce il rischio di manovre dilatorie.
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Uno dei capisaldi del programma economico di Trump è abolire il Nafta, l’accordo di libero scambio tra Usa, Canada e Messico. Questo comporterebbe, però, la distruzione di catene del valore tra i tre paesi. E la perdita di molti posti di lavoro. Il caso dell’industria automobilistica.
Con l’insediamento di Donald Trump, gli Stati Uniti potrebbero chiedere di uscire dal Wto e dal Nafta. La procedure sono tutto sommato semplici, meno chiari i vantaggi per l’economia americana. Ma davvero gli Usa vogliono denunciare i più importanti sistemi di regole ispirati al liberismo economico?
L’elezione di Donald Trump dopo una campagna elettorale incentrata sul ritorno alla politica protezionista ha creato forti preoccupazioni in Brasile. Ma sul piano commerciale la situazione è molto più favorevole di quanto si pensi. I problemi potrebbero venire dalle turbolenze finanziarie.
Con il suo avanzo delle partite correnti, la Germania è oggi il maggior responsabile degli squilibri finanziari globali. Imprese e famiglie risparmiano e non fanno gli investimenti che contribuirebbero alla crescita europea. Il confronto con la Cina e l’importanza delle filiere internazionali.
Al G20 di Hangzhou, la Cina ha giocato tutte le sue carte per presentarsi come una vera superpotenza. E ha ottenuto alcuni risultati importanti su innovazione e sviluppo sostenibile. Minori i progressi sul commercio. L’impegno, insieme agli Stati Uniti, a ratificare l’accordo di Parigi sul clima.
Il Ttip è molto più di un semplice trattato commerciale tra Ue e Stati Uniti. Milioni di consumatori potrebbero beneficiarne. Ma, nonostante la sua importanza per il commercio globale, senza il sostegno convinto dei governi interessati, difficilmente sarà firmato in tempi brevi.
Dopo anni di scarsi risultati, la sessione di negoziati per l’attuazione della Doha Development Agenda si è chiusa a Bali con il primo accordo multilaterale. E’ un passo interlocutorio verso gli obiettivi ambiziosi stabiliti dal Wto, sostanzialmente mai raggiunti.
Dopo anni di scarsi risultati, la sessione di negoziati per l’attuazione della Doha Development Agenda si è chiusa a Bali con il primo accordo multilaterale. Al di là dei trionfalismi, è un passo interlocutorio verso gli obiettivi ambiziosi stabiliti dal Wto. E sostanzialmente mai raggiunti.