Gli Stati Uniti non producono caffè e quindi nessuno si aspettava che fosse sottoposto alle tariffe trumpiane, che puntano a favorire le industrie Usa. Invece, il dazio è arrivato. Il mercato ha reagito con un’altalena dei prezzi che non si vedeva da tempo.
Tag: Corinna Olearo
Dopo le turbolenze del 2020-2022, il commercio globale sembra capace di rispondere ai vari conflitti geopolitici, compreso il blocco nel Mar Rosso. Per ragioni diverse, fanno eccezione caffè e cacao, con le quotazioni più alte degli ultimi trent’anni.
Il 2022 doveva essere l’anno del ribilanciamento del mercato, invece i prezzi di molte materie prime hanno raggiunto picchi decisamente alti. Cosa dobbiamo aspettarci per il 2023? Le prospettive di miglioramento ci sono, ma le incertezze non mancano.