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Riforma dell’assistenza agli anziani: approvata e rinviata

Dopo venticinque anni di attesa, la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti ha visto la luce. Alla fine, il progetto di cambiamento delineato risulta debole. L’approvazione sul piano formale equivale al rinvio sul piano sostanziale.

Assistenza agli anziani: fatto il decreto, manca ancora la riforma

La legge delega sull’assistenza agli anziani non autosufficienti aveva come obiettivo il riordino complessivo del settore. Le misure previste nel decreto attuativo non danno vita però a un progetto per il welfare del futuro. La questione delle risorse.

Non autosufficienza: dieci milioni di persone rinviate al 2025

L’approvazione della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti aveva suscitato grandi speranze. La legge di bilancio rinvia l’attuazione al 2025. Rimangono così senza risposta dieci milioni di persone tra anziani, familiari e operatori.

Riforma del Rdc: chi è protetto e chi no

Dopo la riforma del Reddito di cittadinanza, il diritto di ogni cittadino a una vita minimamente decente non esiste più. Per venire protetti dallo stato sarà necessario appartenere a una famiglia con un minore, un over-60 o una persona con disabilità.

Assistenza agli anziani: la riforma c’è, va messa in pratica

Il Parlamento ha approvato la legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il progetto di cambiamento è condivisibile, ora si tratta di tradurlo in pratica. Decisivi i decreti delegati e le scelte sulle risorse.

Riforma Reddito di cittadinanza: la proposta Caritas *

Passaggio a due distinte misure, diritto ad un’esistenza dignitosa, migliore capacità di raggiungere i poveri, occupabilità come vicinanza al mercato del lavoro e percorsi d’inclusione realisticamente ambiziosi. Ecco i suggerimenti della Caritas per la riforma del Reddito di Cittadinanza.

Ma l’occupabilità non dipende dalla possibilità di trovare lavoro

Per individuare chi nel 2023 percepirà il reddito di cittadinanza solo per sette mesi, il governo ha scelto un criterio che non ha niente a che vedere con l’occupabilità. Semmai è una misura mal concepita per proteggere alcune famiglie.

Reddito di cittadinanza: bene rinviare la riforma, male l’intervento transitorio

Il Governo ha giustamente deciso di prendersi più tempo per riformare in maniera adeguata il Reddito di cittadinanza. Le modifiche che entreranno in vigore nel 2023, però, rischiano di far ripetere gli errori fatti in passato.

Anziani non autosufficienti: il primo traguardo è solo l’inizio

L’introduzione dello Sna e la riforma delle valutazioni sono passaggi positivi nel disegnare un welfare per gli anziani unitario e più semplice. Ma tradurre in pratica le nuove disposizioni sarà complesso. E resta aperta la questione delle risorse.

Quale futuro per il Reddito di cittadinanza

Nessun partito propone di cancellare gli interventi nazionali contro la povertà. Le forze politiche si dividono tra chi vuole potenziare il Reddito di cittadinanza e chi vuole sostituirlo con altri interventi. L’inclusione sociale resta in secondo piano.

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