L’accesso all’aborto, un diritto sancito dalla legge 194, non è uguale in tutto il paese. Le differenze tra Nord e Sud sono profonde. Nelle zone dove l’obiezione di coscienza è più alta, le donne sono costrette a spostarsi in altre regioni o province.
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Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta verifichiamo se davvero nelle Marche abortire è diventato impossibile a causa delle politiche di FdI.
In Italia l’aborto è un diritto riconosciuto dalla legge. Ma l’obiezione di coscienza e più in generale l’atteggiamento dei medici rendono l’accesso alla procedura inutilmente lungo, complicato e traumatico per le donne.
Con la crisi sanitaria dovuta al Covid-19 sono diminuite le interruzioni volontarie di gravidanza. Il divieto di spostamento unito all’alto numero di medici obiettori impedisce alle donne di ricorrere all’aborto legale. Così cresceranno quelli clandestini.