Chiudere le esportazioni di armi verso la Turchia non comporterebbe grossi problemi per la nostra economia. Al di là degli aspetti contabili, andrebbe poi valutato il costo reputazionale per l’Italia della prosecuzione del commercio militare con Ankara.Â
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La web tax italiana dovrebbe diventare realtà con la legge di bilancio 2020. Ma una normativa sulla falsariga della proposta comunitaria richiede un intervento che integri l’attuale formulazione della tassa. Intanto, anche l’Ocse rivede la sua posizione.
La Nadef non cambia i contenuti dell’azione di governo: più deficit per finanziare la manovra, quasi nulli gli interventi sulla spesa, scarsa la rilevanza delle privatizzazioni. E nessuna sottolineatura dell’importanza di diminuire il debito pubblico.
Una giustizia civile più efficiente vale circa 18 miliardi l’anno e un aumento dell’occupazione del 3 per cento. Nell’attesa di una riforma strutturale si potrebbe far tesoro di due progetti pilota basati sull’adesione volontaria a modelli di mediazione.
La crescita economica frena, uno strano federalismo si fa strada e prosegue l’emigrazione massiccia di giovani italiani. Nessuno però sembra davvero preoccuparsi del fatto che l’Italia è il paese europeo più frammentato dal punto di vista geografico.
I cittadini devono essere messi in grado di prendere decisioni economiche consapevoli. E servono tutele passive, con prodotti finanziari semplici e operatori di comprovata correttezza. Ma anche attive, che promuovano lo studio della cultura economica.
Una tesi di laurea ha acceso i riflettori sul circolo vizioso fra stereotipi e squilibri di genere nei dipartimenti di economia. Due università italiane hanno affrontato il problema, modificando le regole di reclutamento. Ma attenzione ai passi falsi.
Gli italiani sanno poco di economia e finanza. Lo dimostrano studi e indagini. E se non si organizzano corsi curriculari di educazione finanziaria nelle scuole, l’ignoranza continuerà a regnare, privando i cittadini di conoscenze fondamentali. Perché investire nell’insegnamento della matematica.
Angus Deaton ha ricevuto il Nobel per l’economia per i suoi contributi fondamentali all’analisi della domanda di consumo. E ha dimostrato una straordinaria capacità di essere allo stesso tempo un raffinato teorico, un eccellente statistico e uno studioso attento ai fenomeni economici e sociali.
L’attività di ricerca di Angus Deaton riguarda aspetti fondamentali: consumo, salute, benessere. Affrontati sia dal punto di vista teorico sia con verifiche empiriche. L’attenzione alla disuguaglianza nelle condizioni di salute all’interno dei paesi e fra nazioni. L’importanza della conoscenza.