Il rincaro del prezzo del gas naturale ha riaperto la discussione sul nucleare. Le scelte dovrebbero però essere guidate dalle reali esigenze del sistema di fronte alla transizione energetica, non dal tornaconto elettorale o dalla volatilità dei prezzi.
Tag: energia nucleare
Il nucleare è tornato nell’agenda politica, ma ancora la divide. Nei programmi elettorali si ritrova un ampio ventaglio di opinioni, con diversificazioni anche all’interno delle stesse coalizioni. Un segnale positivo è l’attenzione di tutti alla ricerca.
Entro la fine di gennaio, la Commissione europea dovrà adottare l’atto complementare delegato sulla tassonomia, che fornirà agli investitori una classificazione delle fonti di energia considerate sostenibili. È il momento delle scelte per gas e nucleare.
Il piano “France 2030” assegna un ruolo cruciale all’idrogeno. La scelta si fonda interamente sull’aspettativa di poter contare su energia elettrica a basse emissioni e a prezzi competitivi, grazie al nucleare. Sarà una strategia di successo?
In vista della Cop 26 di Glasgow si moltiplicano gli appelli per interventi decisi contro il cambiamento climatico. Proprio per questo non è il momento di concedere sussidi alle fonti fossili, anche quando sono temporanei e motivati da buone intenzioni.