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Tag: fuga di cervelli

Rientro dei cervelli: quando gli incentivi funzionano *

Se disegnati in maniera chiara, mirati ai giovani laureati e limitati nel tempo, gli incentivi fiscali per il rientro in Italia dei cervelli sono uno strumento utile. Ma vanno affiancati a misure concrete per intervenire sulle cause dell’emigrazione.

Gli studenti stranieri in Italia sono troppo pochi

Gli studenti italiani tendono molto a studiare all’estero, sia temporaneamente che per tutto il ciclo di studi. Ma le università italiane non sono in grado di attirare molti stranieri.

Lavoratori stranieri qualificati, idee oltre agli slogan

L’Italia è tra i paesi che hanno rilasciato meno permessi di lavoro per immigrati qualificati. Incentivare l’arrivo di competenze dall’estero aiuterebbe le imprese e migliorerebbe la percezione verso l’immigrazione.

Non è un paese per professionisti*

In Italia, la percentuale di manager e alte professionalità è più bassa rispetto ai grandi paesi europei, in particolare per le donne. Dipende dalla nostra particolare struttura produttiva, sbilanciata verso comparti che meno richiedono queste figure.

Italia che resti, Italia che vai. E non torni

Nel 2017 sono andati all’estero 117 mila italiani e solo 40 mila vi hanno fatto ritorno. È una perdita di capitale umano e sociale. Potrebbe trasformarsi in un’opportunità. A patto di sviluppare collaborazioni tra chi parte, chi rimane e chi torna.

Se il cervello in fuga rimane nella rete*

Fermare la fuga dei cervelli dalle regioni del Sud è forse impossibile. Un programma di mobilità per studenti della Regione Sardegna dimostra che può essere più realistico capitalizzare su reti e contatti internazionali generati da esperienze all’estero. Trasformando così la fuga in circolazione.

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