Quali numeri ci troveremmo di fronte se nessuno si fosse vaccinato? Un semplice controfattuale basato sui dati dei bollettini settimanali fornisce l’ennesima conferma della validità del vaccino nel contrasto della pandemia.
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In una situazione di confusione e in assenza di un reale coordinamento tra stato e regioni, slitta nuovamente la riapertura delle scuole superiori. Ma un’analisi mostra come il vero nodo sia rappresentato dal trasporto pubblico locale.
In tempi di pandemia, il ministero della Salute ha raccomandato agli italiani di vaccinarsi contro l’influenza. Ma non tutte le regioni si sono procurate dosi sufficienti per coprire le richieste. Le cause? Scarsa preparazione e confusione amministrativa.
Il Covid-19 ha messo in chiaro le debolezze del sistema sanitario. Ma ha anche indicato la via per superarle: prevenzione, territorializzazione dei servizi, reti cliniche e digitalizzazione della sanità. Serve il coraggio di guardare oltre la pandemia.
I dati relativi ai ricoveri in terapia intensiva e ai decessi da Covid-19 mostrano come, dopo un fisiologico periodo di assestamento, la quarantena ha sortito gli effetti sperati. E per ora le riaperture graduali sembrano non aver intaccato i risultati raggiunti.
La diffusione del coronavirus in Italia sembra ora sotto controllo. Si può allora pensare alle conseguenze indirette della pandemia su altre gravi patologie. E alle soluzioni che si sperimentano in alcune regioni, a partire dalla telemedicina.
Un’indagine su studenti del Sud rivela che alle preoccupazioni per il coronavirus si affianca, soprattutto per chi proviene da un background più debole, il timore per le ricadute economiche. Per la politica è il momento di scelte difficili.
La pandemia di Covid-19 ha provocato un forte aumento della circolazione di fake news. Possono avere effetti negativi su salute ed economia. Così come possono essere utilizzate a fini geopolitici. Le contromisure dei governi e delle stesse piattaforme.
In autunno potrebbe verificarsi una nuova ondata di Covid-19. L’efficacia della risposta sarebbe resa ancora più difficile dalla concomitanza con la stagione influenzale. Per questo è importante pianificare subito un programma efficace di vaccinazione.
La costruzione stessa del campione fa sì che i dati Istat di inizio aprile non possano essere usati per stimare il numero totale di decessi causati da Covid-19. Né oggi si può sostenere che i numeri indicati dal ministero della Salute siano sottostimati.