La proposta di legge elettorale uscita dall’incontro Renzi-Berlusconi si discosta dal modello spagnolo e si dirige verso un proporzionale con premio di maggioranza o doppio turno di coalizione. Ma rimangono tre punti delicati.
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Dopo la pubblicazione delle motivazioni anti-Porcellum della Corte Costituzionale, la politica dovrà individuare un’ipotesi di riforma che metta d’accordo i partiti e rispetti i paletti della Corte. Non c’è spazio per altri rinvii. Ripercorriamo la discussione degli ultimi due anni.
Il sistema elettorale spagnolo, proporzionale con liste bloccate e sbarramento al 5 per cento, non assicura automaticamente la governabilità: Psoe e Ppe sono spesso scesi a patti con partiti locali. Il rischio è acuire i clientelismi e non garantire un’adeguata rappresentanza ai partiti nazionali