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Una politica monetaria timida per una grande stagnazione

Le nuove misure annunciate dalla Bce saranno efficaci? No perché non affrontano il vero problema, la stagnazione dell’Eurozona. E insistere sul raggiungimento dell’obiettivo di inflazione appare oramai come un limite troppo stringente dell’architettura della politica monetaria della Banca centrale.

Perché la Bce sceglie ancora il Quantitative easing

Mario Draghi ha annunciato l’intenzione di rinforzare e prolungare il Quantitative easing oltre la sua scadenza prevista. Ma ha funzionato o no? La ripresa è debole, ma per la prima volta da anni le previsioni di crescita sono state periodicamente riviste al rialzo. Il tabù dei tassi negativi.

Qe e inflazione: poche illusioni

Funziona la politica di Quantitative easing della Bce? A giudicare dall’andamento dell’inflazione e soprattutto del Pil nominale, il vero obiettivo di quella politica, sembrerebbe di no. Non è il livello medio di inflazione nell’Eurozona che conta, ma quello dei singoli paesi. L’obiettivo da darsi.

Una crisi di liquidità trasformata in Grexit

Governi europei miopi e una Bce che abdica alla sua funzione di banca centrale come prestatore di ultima istanza cooperano per trasformare una crisi di liquidità in crisi di insolvenza, con conseguenze autolesionistiche. Scenari difficili qualsiasi sia il risultato del referendum in Grecia.

Con il Qe torna la fiducia *

Il Qantitative easing della Bce è partito il 9 marzo 2015. È troppo presto per vederne i primi effetti oppure qualcosa già si muove? La più importante operazione di politica monetaria dalla nascita dell’euro sembra aver prodotto un primo risultato: il ritorno della fiducia tra gli operatori.

Quando le riforme strutturali diventano un boomerang

Le riforme strutturali possono rivelarsi addirittura dannose, se non sono accompagnate da simultanee misure di espansione della domanda. Ma in una unione monetaria ciò è precluso e la politica monetaria non può agire da cinghia di trasmissione tra sacrifici e benefici.

Spread a 84 punti: l’errore da evitare

Con l’avvio del Quantitative easing lo spread Btp-bund è sceso a 84 punti. Per lo stato italiano significa un risparmio di spesa in interessi di diversi miliardi. Va però evitato un errore: interpretarlo come un bonus che elimina la necessità di ridurre in modo permanente la spesa pubblica.

Il paradosso delle quote Bankitalia al tempo del Qe

La riforma delle quote di proprietà delle Banca d’Italia voleva creare un mercato di quelle quote. E prevedeva la possibilità di una banca centrale azionista di se stessa. Adesso, con il Quantitative easing, la norma introdotta un anno fa rischia di avere conseguenze paradossali.

Quanto vale il Qe per l’economia italiana *

Quali sono gli effetti del Quantitative easing sull’economia italiana? Ricostruzione del meccanismo di trasmissione e impatto su tasso di cambio e rendimenti dei titoli di Stato. Ma anche su esportazioni, investimenti, disoccupazione e consumi. Per il 2015 la stima è di +0,40 per cento sul Pil.

Qe inefficace? Non per le banche

La situazione dell’Eurozona fa pensare che il Qe annunciato dalla Bce non sarà molto efficace né disincentiverà le riforme strutturali. Permetterà però alle banche del Sud Europa troppo esposte sul debito sovrano di risolvere il problema dell’adeguamento ai nuovi requisiti di capitale.

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