In Europa e negli Stati Uniti prosegue la “normalizzazione” della politica monetaria. La restrizione dipende anche dalla riduzione del bilancio delle banche centrali, non solo dai tassi. Non vanno sopravvalutati i contraccolpi sulla stabilità finanziaria.
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L’inflazione resta persistente negli Stati Uniti e nell’Unione europea. Dunque, le banche centrali dovrebbero insistere con gli incrementi dei tassi di interesse. Ma dal punto di vista della solvibilità delle banche, ciò potrebbe rivelarsi disastroso.
Con la pandemia e il rallentamento economico, si sono riaccese le preoccupazioni sui crediti deteriorati nei portafogli delle banche. È necessario trovare un difficile bilanciamento tra sostegno all’economia e stabilità finanziaria.