Con la crisi del coronavirus abbiamo capito che la scienza non ha sempre soluzioni pronte, a volte serve tempo. Ma siamo in grado di padroneggiare probabilità, curve, tassi e seguire le prescrizioni per gestire l’incertezza che pervade la nostra vita?
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Istat e Istituto superiore di sanità hanno pubblicato un rapporto sulla mortalità totale in Italia nel primo trimestre del 2020. Per le aree più colpite, è interessante il confronto tra i dati dell’Anagrafe nazionale e quelli della Sorveglianza Covid-19.
L’epidemia Covid-19 avrà effetti negativi su imprese e famiglie. A chi prende decisioni di politica economica potrebbe mancare oggi la bussola di dati accurati e affidabili. La soluzione è nella costruzione di collaborazioni fra una vasta rete di attori.
Gli immunizzati al coronavirus sono davvero così tanti come dicono alcune stime? C’è ancora troppa incertezza sui dati di partenza per affermarlo. Per capire l’effettiva diffusione del contagio serve un monitoraggio su campioni rappresentativi.
I dati resi disponibili dall’istituto di statistica riguardano solo i comuni in cui l’aumento della mortalità è stato più significativo. Cambiando approccio si ottengono numeri non così distanti da quelli forniti dal ministero della Salute.
Il tasso di disoccupazione giovanile al 40 per cento non è solo il risultato di una statistica fuorviante. È un dramma del nostro paese. E invece di proporre nuove misurazioni, sarebbe molto più importante capire perché in cinque anni i giovani senza lavoro sono passati dal 18 al 40 per cento.
Nell’Italia ancora senza Governo, c’è chi sottolinea il buon andamento dell’economia belga nel lungo periodo in cui il paese è rimasto senza un esecutivo. Ma i dati indicano che anche Bruxelles potrebbe aver pagato un prezzo in termini di minore crescita economica per l’instabilità politica.