Lavoce.info

Tag: unione europea Pagina 17 di 19

Se la Ue vuole solo rimandare i migranti a casa loro

La nuova proposta della Commissione europea per la gestione delle migrazioni risente degli umori dei politici più estremi. Nessuna attenzione ai diritti umani e troppa ai rimpatri. Ecco che cosa manca a questa soluzione: tre elementi.

Se la solidarietà dell’Europa è solo su base volontaria

Il Consiglio europeo non ha risolto nessuna delle grandi questioni legate ai flussi migratori: gestione delle frontiere esterne, campi profughi in Africa e revisione del regolamento di Dublino. Mentre continua il braccio di ferro tra due visioni opposte.

Regno Unito ostaggio degli opposti estremismi

Il governo è sempre più in crisi e l’opposizione alla Brexit comincia a organizzarsi. Ma il conto alla rovescia va avanti e tra undici mesi scoccherà l’ora della fine dell’adesione del Regno Unito alla UE, iniziata il 1° gennaio 1973. A meno di sorprese.

Il Punto

Nel quarto trimestre 2017 il Pil dell’Italia è cresciuto dell’1,6 per cento su base annua. Ai massimi dal 2010 ma sempre un punto in meno dei partner europei. Servirebbero proposte realistiche per colmare questo divario strutturale, non insostenibili impegni di regali elettorali. A destra e a sinistra, invece, si promette di cancellare o riscrivere “l’iniqua” riforma Fornero colpevole di incorporare il buonsenso, cioè l’agganciamento dell’età della pensione all’aspettativa di vita. Mentre sovranisti come Giorgia Meloni e altri esponenti di centro-destra alzano il tricolore: “Facciamo prevalere la legge nazionale su quella della Ue, come in Germania”. Peccato che non si possa se non scardinando la Ue. E che i tedeschi in realtà non abbiano una tale regola. C’è anche l’idea di abolire le tasse universitarie. Sarebbe un paradossale regalo a chi sta meglio? A conti fatti pare di no, ma solo se la proposta fosse accompagnata da misure a esclusivo beneficio dei redditi più bassi. Anche nel caso dell’inarrestabile calo delle nascite, i programmi dei vari partiti comprendono promesse ambiziose, generose e, ovviamente, costose. Chiunque vinca applichi presto le idee più realistiche così da dare migliori prospettive alle giovani coppie.
E l’occupazione? Ci pensa Berlusconi a sistemarla nel suo nuovo contratto con gli Italiani. Ma, come mostra il fact-checking de lavoce.info inciampa in tante cifre false su posti di lavoro creati dai suoi governi e su giovani disoccupati e inattivi. Mentre la ministra Marianna Madia si vanta del fatto che una partecipata pubblica su tre chiuderà entro la fine del 2018. Il che, secondo il nostro fact-checking, è vero guardando alle 4.701 aziende rilevate dal ministero dell’Economia. Però non tutte le amministrazioni pubbliche hanno risposto e poi ci sono le partecipazioni indirette, non rilevate.
Le previsioni dicono che entro dieci anni avremo 80 mila medici in meno. Ci dobbiamo davvero preoccupare? Forse no, anche perché simili timori esistono per tutte le professioni. La vera questione è come evolverà l’assistenza sanitaria del futuro e quali figure professionali saranno richieste.
Intanto oltre la Manica il Regno Unito va verso la Brexit. Pare che si voglia abbandonare la Ue ma lasciando tutto come prima: il Gattopardo sulle rive del Tamigi. E il confronto si svolge in ridicoli dibattiti sul colore del passaporto e strizzate d’occhio di tutte le parti politiche a un possibile nuovo referendum.

Ricambio nel comitato di redazione de lavoce.info: ne entra a far parte Alessandra Casarico che affianca Paolo Balduzzi, Francesco Daveri, Silvia Giannini, Fausto Panunzi e Carlo Scarpa, già presenti nel comitato.

Recupero di sovranità, missione impossibile

Nessuno stato dell’Unione può far prevalere a suo piacimento le leggi interne su quelle europee. Lo sostiene la stessa Corte costituzionale tedesca. L’Italia potrebbe forse rivendicare una propria identità costituzionale sul bilancio. Ma le conviene?

Effetto Brexit sul Parlamento europeo

L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea avrà conseguenze anche sugli equilibri all’interno del Parlamento europeo, chiamato a decidere su cosa fare dei 73 seggi britannici. Una discussione da seguire, in particolare in vista delle elezioni del 2019.

Fisco Usa, c’era bisogno della riforma

La riforma fiscale di Trump non può essere letta come un atto ostile verso l’Unione Europea. Anche perché le misure adottate sono da tempo presenti nelle legislazioni europee. È invece un legittimo tentativo di riguadagnare la competitività perduta.

Venti di guerra fiscale tra Usa ed Europa

La riforma fiscale di Trump avrà conseguenze anche in Europa? Su alcuni aspetti la UE potrebbe adottare misure per annullare il vantaggio competitivo che ne deriva per gli Usa. Ma è probabile che si intensifichi la concorrenza fiscale fra paesi.

Europa-Giappone: due accordi sono meglio di uno

La Ue e il Giappone hanno concluso due importanti accordi. Il primo riguarda il commercio di beni e servizi, il secondo è un ambizioso progetto di cooperazione in vari campi. Il fatto che siano intese separate riduce il rischio di manovre dilatorie.

Voto tedesco, campanello d’allarme per l’Europa*

Le conseguenze del voto tedesco non saranno limitate alla sola Germania. C’è il rischio serio che i risultati elettorali danneggino il processo di riforma dell’unione monetaria e di conseguenza i paesi più deboli dell’area, a cominciare dall’Italia.

Pagina 17 di 19

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén