Il settore culturale genera varie opportunità di lavoro tra i più giovani nei paesi a reddito basso e medio-basso, riducendo le migrazioni. L’Italia potrebbe agire per rendere il continente africano un partner strategico nella produzione creativa.
Tag: Valentina Montalto
Le statistiche sull’occupazione in ambito culturale segnalano una netta ripresa negli ultimi anni. Il settore è però complesso e gli aumenti sono concentrati solo in alcune professioni, mentre per altre le difficoltà si accentuano.
Esiste una significativa correlazione tra attivismo artistico-culturale o ambientale e partecipazione alla vita politica. La constatazione offre nuovi spunti su come indirizzare le energie individuali e collettive verso un dibattito politico costruttivo.
I lavoratori dello spettacolo sono tra i più colpiti dalla crisi da Covid. I bonus messi in campo finora rappresentano un sollievo momentaneo ma per il futuro servono riforme in materia di lavoro e previdenza, che tengano conto delle peculiarità.
La crisi innescata dal Covid-19 ha colpito duramente il settore culturale. E gli effetti sull’occupazione si fanno sentire, soprattutto tra i lavoratori autonomi. Le politiche necessarie per migliorare una situazione di incertezza lavorativa strutturale.
Mai come oggi ci accorgiamo dell’importanza della cultura. Che però è un settore economicamente fragile, duramente colpito dai provvedimenti di lockdown. Tra le misure di sostegno varate dalla Ue e dai singoli paesi si distinguono quelle francesi.