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L’analisi indipendente scopre una Russia in recessione*

Monitorare l’attività economica in Russia è di notevole importanza per comprendere gli effetti delle sanzioni e predisporre eventuali nuove azioni. Servono però indicatori costruiti senza ricorre ai dati delle fonti ufficiale russe. Ecco un esempio.

L’analisi sull’economia russa

La guerra in Ucraina e le sanzioni senza precedenti imposte alla Russia da gran parte della comunità internazionale hanno reso sempre più importante il monitoraggio dell’attività economica in quel paese. Una tempestiva comprensione di suoi sviluppi aiuta a valutare l’impatto delle sanzioni e, in ultima analisi, contribuisce a orientare ulteriori azioni politiche.

Il governo russo rende sempre più difficile il monitoraggio, limitando la diffusione delle informazioni statistiche. Benché il lavoro di analisi delle attività economiche russe, già corposo, si sia intensificato dopo l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022, risulta particolarmente difficile rilevare i flussi commerciali russi, dove i parametri di riferimento utilizzati sono i dati speculari dei partner commerciali e i flussi finanziari internazionali.

Nonostante gli sforzi, persiste più di una lacuna nelle informazioni sull’attività economica interna alla Russia. Kaiser et al. (2022) esaminano le transazioni di e-commerce tra le aziende russe dopo l’invasione, mentre Avila-Uribe e Nigmatulina (2023) analizzano gli incentivi alla migrazione utilizzando i dati sulle tariffe aeree.

Per fornire ulteriori evidenze, abbiamo identificato 15 indicatori per costruire un tracciatore dell’attività domestica russa. L’indicatore mostra un’elevata correlazione con la crescita mensile del Pil rilasciato del ministero per lo Sviluppo economico russo, dimostrandosi utile per tracciare gli sviluppi aggregati dell’economia (figura 1).

Figura 1 – Gdp mensile e tracker dell’attività domestica

Nota: correlazione da maggio 2018 a novembre 2022. Ultima osservazione: gennaio 2023 (copertura dati fino al 6 febbraio 2023).
Fonte: ministero dello Sviluppo economico della Russia e calcoli di ECB staff.

Inoltre, il tracciatore integra gli indicatori chiave ad alta frequenza (produzione industriale, vendite al dettaglio e fiducia delle imprese) del servizio statistico federale russo, Rosstat. Consente anche un controllo della solidità delle informazioni ufficiali rilasciate dalla Russia, offrendo un risultato indipendente dall’attività di Rosstat.

Come è costruito il tracciatore indipendente

Il criterio chiave che abbiamo utilizzato per selezionare i 15 indicatori è l’indipendenza da Rosstat, (tabella 1). In primo luogo, abbiamo usato le esportazioni di merci dai principali partner commerciali di Mosca verso la Russia stessa, sulla base dei dati di 38 autorità nazionali. Utilizziamo anche l’indice dei servizi Pmi russi di S&P Global e le vendite di veicoli dell’Associazione delle imprese europee. Dalla Banca di Russia abbiamo ripreso dati sui volumi dei prestiti a privati e imprese, nonché sul volume delle transazioni finanziarie che passano attraverso il sistema nazionale dei pagamenti.

Per costruire il nostro tracciatore abbiamo poi considerato i prezzi degli immobili e gli annunci di vendita delle abitazioni rispettivamente nel mercato primario e secondario pubblicati da uno dei più grandi siti web di annunci immobiliari (DomClick.ru). Mentre la spesa dei clienti privati per i servizi, le vendite al dettaglio dei clienti aziendali e il numero di terminali di vendita attivi tra i clienti aziendali sono stati ripresi dalla più grande banca russa (ancora di proprietà statale), Sberbank, Abbiamo utilizzato dati Google per valutare l’attività di ricerca su Internet in Russia in relazione alla produzione industriale e ai problemi di disoccupazione, e l’indice FMCG di un panel di consumatori commerciali di una società di ricerche di mercato russa (Romir) per monitorare le tendenze di spesa dei consumatori.

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Abbiamo poi preso in considerazione i dati satellitari sull’inquinamento nelle 15 regioni più popolose della Russia e le informazioni sul traffico aereo nazionale e internazionale di un data-base indipendente (QuantCube). Inizialmente, abbiamo incluso nel nostro tracciatore anche il consumo di elettricità aggregato, ma mentre procedevamo nell’analisi l’operatore del sistema energetico russo ha interrotto la pubblicazione di informazioni

È chiaro che la nostra analisi srisente di una serie di problemi relativi ai dati utilizzati. Per esempio, nonostante l’impegno a non ricorrere alle statistiche Rosstat, per i potenziali problemi di affidabilità, ci siamo comunque avvalsi di alcune fonti nazionali ufficiali, come la banca di Russia e Sberbank. Tuttavia, abbiamo adottato un approccio pragmatico nel processo di selezione, tenendo conto del numero limitato di alternative disponibili. Di fatto, ci siamo concentrati più sulla quantità e sulla durata del campione che sulla qualità.

Tabella 1 – Indicatori alternativi di alta frequenza

Fonte: compilata dagli autori

Le informazioni contenute nelle variabili raccolte sono state estratte utilizzando la principal content analysis, dove il tracciatore dell’attività economica rappresenta la prima componente.

Prima di effettuare questa l’analisi, le variabili sono state standardizzate ed è stato eliminato l’elemento di trend. La metodologia si ispira alla letteratura standard sui tracciatori di attività, tra cui il China Cyclical Activity Tracker della Fed di San Francisco. Al fine di bilanciare il data-set si è anche utilizzato un processo auto-regressivo per estendere la durata del campione per gli indicatori che hanno tempi di pubblicazione più lunghi.

Per risolvere il problema della limitata durata del campione riguardo a molti indicatori, proponiamo due diverse specificazioni del tracciatore. Nella prima, che ha il vantaggio di consentire un confronto più completo con l’andamento storico-economico, utilizziamo i sei indicatori con una copertura più lunga: esportazioni verso la Russia, ricerche su Google relative all’attività industriale, volumi dei prestiti, indice dei servizi Pmi, vendite di veicoli e traffico aereo. Nella seconda utilizziamo tutti i 15 indicatori. Il confronto fra i due (figura 2) suggerisce che riflettono dinamiche simili: si è dunque deciso di utilizzare come riferimento il tracciatore con campioni di più lunga durata.

Figura 2 – Consumo finale reale e diverse specifiche di activity tracker

Nota: Ultima osservazione: gennaio 2023 (copertura dati fino al 6 febbraio 2023).
Fonte: ministero dello Sviluppo economico della Russia e calcoli degli autori.

I risultati dell’analisi

Il tracciatore delle attività domestiche indica una forte contrazione dell’attività economica in Russia a marzo, a seguito dell’invasione dell’Ucraina. L’attività si è poi stabilizzata nel corso dell’estate, come testimoniato anche dai dati ufficiali sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio. Negli ultimi mesi, gli indicatori ufficiali di produzione russi sono rimasti stabili o addirittura migliorati, sostenuti dalla produzione legata alla guerra. Tuttavia, quest’ultimo dato è smentito dal nostro tracciatore, che, segnala, invece, una graduale diminuzione, evidenziando un rallentamento nell’economia russa rispetto alle statistiche ufficiali. La divergenza riflette probabilmente il fatto che il nostro tracciatore rileva in misura maggiore gli sviluppi della domanda interna privata, dove le sanzioni sembrano avere effetti, mentre riflette in misura minore la domanda pubblica nei settori interni legati alla guerra.

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Per offrire un’interpretazione, esaminiamo il contributo dei rispettivi indicatori (figura 3) scomponendoli in tre categorie: spesa delle famiglie (esportazioni verso la Russia, vendita di veicoli), attività commerciali (ricerche su Google relative all’attività industriale, indice dei servizi Pmi e traffico aereo) e immobiliare (prezzi degli immobili). La ripartizione rivela che la spesa delle famiglie è stata la principale responsabile del calo iniziale di marzo; da allora è rimasta contenuta. Di conseguenza, le sanzioni hanno raggiunto il loro obiettivo di limitare l’attività economica interna in Russia: hanno infatti causato una drastica riduzione delle importazioni, limitando fortemente la possibilità di consumare beni occidentali. Lo stesso risultato si ottiene con il tracciatore che sfrutta tutti i 15 indicatori.

Figura 3 – Contributi allo sviluppo del tracker

Nota: i contributi sono calcolati come autovalori dell’analisi delle componenti principali moltiplicati con la variabile standardizzata. Ultima osservazione: gennaio 2023 (copertura dati fino al 6 febbraio 2023). Fonte: calcoli degli autori.

La scomposizione mostra inoltre che l’attività commerciale ha contribuito alla stabilizzazione economica durante l’estate, nonostante la contrazione registrata all’inizio della guerra. Tuttavia, il rallentamento degli ultimi mesi riflette il suo successivo peggioramento e la stagnazione dei prezzi degli immobili. Ciò potrebbe essere dovuto all’effetto crescente delle sanzioni sulla capacità produttiva delle imprese russe, ma anche alla mobilitazione parziale annunciata a settembre 2022, che probabilmente ha ridotto la forza lavoro, diminuendo la capacità produttiva.

Ai fini di effettuare un controllo sulla robustezza dei nostri risultati, abbiamo confrontato il nostro tracciatore con un altro, basato esclusivamente sui principali indicatori economici mensili di Rosstat (figura 4). Lo abbiamo costruito in modo simile, utilizzando informazioni sul commercio al dettaglio, la produzione industriale, la fiducia delle imprese, il consumo di servizi, la disoccupazione registrata e l’utilizzo della capacità produttiva. Nel confronto tra i due, il tracciatore da noi proposto coglie la maggior parte degli sviluppi indicati nei dati economici ufficiali, ma sembra in grado di offrire un campanello d’allarme precoce su eventuali gravi shock.

Figura 4 – Tracker alternativo comparato ai dati ufficiali

Nota: ultima osservazione: gennaio 2023 (copertura dati fino al 6 febbraio 2023).
Fonte: calcoli degli autori.

Nella nostra analisi abbiamo costruito un tracciatore dell’attività economica interna russa basato su indicatori mensili alternativi, ovvero indipendenti dal servizio statistico russo ufficiale. Il tracciatore aiuta a valutare la profondità e la durata della recessione in corso in Russia. Di fatto, indica un ulteriore rallentamento causato dalla stagnazione dei prezzi del mercato immobiliare e dalla minore attività commerciale negli ultimi mesi, che non è possibile osservare appieno nei dati ufficiali.

* Le opinioni espresse sono quelle degli autori e non riflettono necessariamente quelle della Banca centrale europea. La versione in inglese dell’articolo è uscita su VoxEU il 14 febbraio 2023 ed è disponibile qui. La traduzione dall’inglese è di Elia Acciai.

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  1. davide isidoro pitasi

    ci vorrebbe pure un’analisi indipendente per quanto riguarda l’europa…cmq eravamo partiti che doveva fallire ed ora nonostante tutte le sanzioni si scopre che è solo in recessione: non male ma si può benissimo dire che hanno fatto più male a chi le ha messe ovvero sono inutili…

  2. L2008

    Se volete fare i precisi la produzione di armi rientra nel PIL. Quante ne hanno prodotte? Cosa dicono le vostre fonti indipendenti?

  3. Alfredo Della Monica

    Le sanzioni sono potentissime i miopi non lo capiscono perché si fanno prendere dalle emozioni. Tra cinque sei anni quei miopi capiranno in che condizioni si ritroverà la Russia che probabilmente non avevano nemmeno mai visitato o vissuto. La Russia è già fallita. Inoltre l’economia dice ben poco rispetto al disastro dei diritti umani che si perpetra all’interno di quello stato barbaro e retrograda governato dalla mafia. Per quanto paradossale lo stato e la mafia non sono contrapposti in russia bensì sono la stessa cosa.

    • L2009

      Sicuro che stai parlando della Russia? Parlo da persona che ha sempre vissuto in Italia.

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