Le banche europee continuano ad accumulare profitti eccezionali. Ma con il calo dei tassi la situazione è destinata a cambiare perché non sono stati risolti i problemi strutturali, a partire da un’incompleta Unione bancaria e dalla mancanza di un mercato europeo dei capitali. Per riqualificare milioni di abitazioni nei prossimi dieci anni, come previsto dalla direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici, servono grandi investimenti, pubblici e privati. Uno studio di Banca d’Italia suggerisce alcune proposte per disegnare un possibile incentivo pubblico, che coniughi efficienza, equità e vincoli di finanza pubblica. Dal punto di vista tecnico-scientifico, l’industria aerospaziale europea ha le carte in regola per competere a livello internazionale. Anche la spesa complessiva è paragonabile a quella di altre nazioni – la Cina, per esempio – benché decisamente inferiore a quella degli Stati Uniti. A frenarne le ambizioni è la frammentazione della gestione dei programmi tra organizzazioni intergovernative e agenzie nazionali. Negli anni della crisi e della pandemia, la Bank of England ha adottato un programma di Quantitative easing che prevedeva un rapporto di reciprocità nella gestione di profitti e perdite fra la banca e il Tesoro. Se i governi conservatori se ne sono avvantaggiati incassando quasi 124 miliardi di sterline in poco più di dieci anni, ora con l’avvento del Quantitive tightening, a pagarne il conto salato sarà l’esecutivo laburista.
Sono due gli e-book pubblicati da lavoce.info prima dell’estate, dedicati a due argomenti che non hanno certo perso di attualità. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati di recente su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
È in edicola e sul web il numero di eco sull’intelligenza artificiale e sulla possibilità di governarla. Se sapremo rendere l’IA complementare al lavoro umano, potrà dare un contributo notevole alla crescita economica e al nostro benessere. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero indica quali sono i lavori più a rischio con l’avanzare dell’intelligenza artificiale.
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