Lunedì prossimo – il 25 novembre – si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Quanta strada resti da fare nel nostro paese per contrastare il fenomeno lo dimostrano i dati sul numero e la diffusione dei centri antiviolenza: sono pochi e mancano proprio dove ce ne sarebbe più bisogno, nelle zone dove le norme di genere tradizionali sono più persistenti. Misoginia e pregiudizi di genere rendono difficile anche l’azione delle donne impegnate in politica. Una ricerca mostra che una sindaca ha il triplo di probabilità di subire violenze e intimidazioni rispetto a un collega uomo. Tutto ciò a prescindere dall’orientamento politico e dai risultati del lavoro svolto. Lunedì 25 novembre continueremo ad affrontare il tema della violenza sulle donne con altri contributi. Si conclude a Baku la Cop29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza i numeri della finanza climatica, ossia le risorse necessarie per ridurre le emissioni e per l’adattamento agli effetti del riscaldamento globale. La riduzione del rapporto debito-Pil nel 2023 e la sua sostanziale stabilizzazione nel 2024 hanno fatto parlare di “cambio di passo” nella politica fiscale italiana. Ma il miglioramento è dovuto a fattori congiunturali che difficilmente si ripeteranno nei prossimi anni. Per garantire la sostenibilità del debito, resta cruciale realizzare riforme strutturali. Il Pnrr doveva essere l’occasione per superare i ritardi nell’offerta di servizi pubblici in alcune aree del paese. Invece, le amministrazioni di quei territori hanno spesso rinunciato a partecipare ai bandi: sono i vincoli di bilancio che determinano la rinuncia a impegnarsi in nuovi progetti, nel timore di non poterne sostenere i costi di gestione. Il destino della tv generalista sembra segnato: negli Stati Uniti piattaforme di condivisione e social media sono vicini a soppiantarla. In Europa il broadcasting sembra resistere meglio. La situazione varia però da paese a paese, anche in considerazione dell’età della popolazione.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata alla finanza globale, il tema al centro della Cop29 di Baku. In particolare ci concentriamo sull’ammontare dei finanziamenti destinati ai paesi in via di sviluppo; la quota riservata alla mitigazione; i settori coinvolti; il ruolo dell’Unione europea e altri numeri ancora.

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.

Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

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