Gli americani chiudono i cordoni della borsa sugli aiuti internazionali. Valutare l’efficacia dei programmi diventa così ancora più importante. Infatti, anche quando non sembra, subiscono sottili interferenze politiche, che ne minano l’utilità.

Per Trump un facile bersaglio

È facile criticare gli aiuti internazionali. Spesso il denaro viene sprecato o rubato. I suoi benefici sono difficili da vedere. E dare soldi agli stranieri significa averne di meno per gli elettori in patria. La circostanza lo rende un bersaglio ideale per il presidente statunitense Donald Trump, che infatti ha promesso di rivedere tutti i programmi di assistenza all’estero. Gli Stati Uniti rappresentano circa il 40 per cento del totale dell’assistenza umanitaria fornita dai governi. L’annuncio di un’interruzione improvvisa di gran parte dei fondi ha colpito le agenzie umanitarie come un terremoto. Proprio per questo diventa ancora più importante essere in grado di valutare in modo accurato l’efficacia degli aiuti internazionali. Si tratta di un tema non nuovo nella letteratura, ma che ora, grazie alla disponibilità di nuovi dati granulari anche sui donatori occidentali, diventa finalmente possibile esplorare in maniera più approfondita.

Un favore ai parenti acquisiti del capo

In un nuovo lavoro, mostriamo come i coniugi dei leader politici possano sfruttare la loro influenza per indirizzare risorse verso le loro regioni di origine. Questo tipo di favoritismo, detto informale in quanto i coniugi non vengono eletti, è motivato da diverse ragioni. Primo, i coniugi coltivano il sostegno politico per i loro partner durante il mandato e nei periodi elettorali. Secondo, potrebbero sfruttare il loro ruolo per preparare una futura carriera politica personale, basti pensare a figure come Hillary Clinton, Cristina Fernández de Kirchner o Sonia Gandhi. Proprio come i leader stessi, i coniugi potrebbero poi favorire economicamente le loro regioni d’origine in vista di un possibile ritorno dopo la fine della carriera politica del partner.


Nella nostra ricerca, testiamo gli effetti dei coniugi dei leader politici sulla distribuzione degli aiuti esteri e sugli esiti dello sviluppo. Concentrandoci sugli effetti dell’influenza informale, analizziamo se la regione di nascita dei coniugi dei leader riceva più aiuti esteri e registri uno sviluppo maggiore durante il mandato del partner, rispetto alle performance della stessa regione in altri periodi.


Per effettuare questa analisi, introduciamo due nuovi database. Il primo è il Political Leaders’ Affiliation Database (Plad), che raccoglie i luoghi di nascita geolocalizzati dei leader politici e dei loro coniugi per un campione di 177 paesi nel periodo 1989-2020. Il secondo è il Geocoded Official Development Assistance Database (Godad), che fornisce dati geocodificati sui progetti di aiuto allo sviluppo per 18 donatori bilaterali europei e per gli Stati Uniti, estratti dai dati di progetto grezzi del Creditor Reporting System (Crs) dell’Ocse-Dac. A questi dati, abbiamo aggiunto informazioni simili sugli aiuti provenienti da Cina e Banca Mondiale.

La Banca Mondiale fa storia a sé

La figura 1 illustra la distribuzione degli aiuti nelle regioni subnazionali da parte dei diversi donatori (o gruppi di donatori) presenti nel nostro campione – donatori europei Ocse-Dac, Stati Uniti, Cina e Banca Mondiale. I nostri risultati suggeriscono che le regioni di nascita dei coniugi dei leader politici ricevono oltre tre volte più aiuti durante il mandato dei partner rispetto a quanto la stessa regione subnazionale riceverebbe in altri periodi. L’aumento è determinato dagli aiuti provenienti da donatori europei, dagli Stati Uniti e dalla Cina, ma non dalla Banca Mondiale, come si vede nella figura 2. Inoltre, i donatori europei e la Cina tendono a destinare più aiuti anche alle regioni di nascita dei leader stessi rispetto a quanto queste regioni ricevevano nell’anno precedente l’ingresso in carica del leader. Tuttavia, per i donatori europei, l’aumento degli aiuti alle regioni di nascita dei leader è significativamente più basso rispetto all’effetto osservato per le regioni di nascita dei loro coniugi.


Ricerche precedenti suggeriscono che gli aiuti occidentali sono meno influenzati da interessi politici rispetto a quelli cinesi. A prima vista, i nostri risultati confermano che i donatori occidentali tendono a evitare di destinare aiuti a regioni dove le motivazioni politiche sono evidenti, al contrario della Cina. Tuttavia, un’analisi più approfondita rivela che gli aiuti occidentali vengono invece dirottati verso aree dove la motivazione politica è meno palese, ma potrebbe essere altrettanto forte.

Più trasparenza per risultati migliori

Le dinamiche politiche nella distribuzione degli aiuti possono comprometterne l’efficacia. Troviamo infatti che le regioni di nascita dei coniugi dei leader registrano risultati peggiori in termini di sviluppo, misurati attraverso l’emissione di luce notturna e la mortalità infantile. Inoltre, gli aiuti ricevuti da queste regioni durante il mandato del coniuge risultano meno efficaci rispetto agli aiuti destinati alle stesse regioni in altri periodi. I risultati evidenziano le conseguenze negative dell’influenza informale esercitata da coniugi non eletti e il loro impatto sulla distribuzione delle risorse e sugli esiti dello sviluppo.


I nostri risultati introducono una sfida fondamentale per l’efficacia degli aiuti: anche quando sembrano privi di interferenze politiche evidenti possono comunque produrre risultati altrettanto inefficaci, poiché le motivazioni politiche si manifestano in modi più sottili e sfumati. Miglioramenti nella trasparenza dei donatori contribuirebbero a garantire che le potenziali distorsioni nell’allocazione degli aiuti siano minimizzate, aumentandone l’efficacia.

Figura 1 – Aiuti Internazionali in dollari per regione ADM1, 1990-2020

Nota: La mappa mostra, per ciascuna regione sub-nazionale, l’importo (in logaritmo) degli aiuti ricevuto in dollari nel periodo 1990–2020, con colori più blu che indicano i maggiori destinatari di aiuti.

Figura 2 – Effetto delle regioni di nascita dei coniugi sugli aiuti internazionali, ADM2

Nota: La figura riporta i coefficienti della variabile Spouseregion insieme ai suoi “lead” e “lag” e agli intervalli di confidenza al 90 per cento.

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