Il “nuovo” ministro dell’economia ha cinque giorni di tempo per varare la finanziaria, in una situazione in cui il Governo sembra aver perso il controllo dei conti pubblici. Grazie all’Euro abbiano sin qui evitato guai peggiori, ma l’emergenza ricorda la crisi del 1992. Oltre che all’inadeguatezza di molti politici, dobbiamo questa situazione alla scarsa qualità delle nostre istituzioni. Tra i nodi non risolti c’è quello del federalismo e della finanza locale, dove in questa legislatura, in assenza di una chiara cornice istituzionale, si è oscillato tra interventi centralistici e autonomia irresponsabile.
I problemi di qualità delle istituzioni non riguardano solo il settore pubblico. La recente operazione sulle azioni Fiat conferma che la trasparenza del nostro mercato azionario lascia molto a desiderare. Ci occupiamo anche delle elezioni in Germania di una settimana fa: si apre un periodo di forte instabilità politica. Potrà mettere a rischio la ripresa economica che sembrava alle porte.


Aggiornamenti: Un fallimento troppo amministrato di Francesco Vella;
Per una Germania con politica all’italiana di Tito Boeri e Micael Castanheira;
Perché restano piccole imprese di Stefano Scarpetta.


Gianluigi Gabetti presidente di Ifil, commenta l’intervento di Salvatore Bragantini “Se l’equity swap dribbla la comunicazione”.

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