Si dice che il governatore della Fed, Ben Bernanke, abbia difetti di comunicazione. Ma le reali “ambiguità” di Bernanke sono altre: non ha ancora chiarito se la Fed passerà ad un regime di inflation targeting e come gestirà la fase critica di rallentamento del mercato immobiliare americano.


Il protezionismo dei paesi ricchi rischia di far fallire i negoziati del Doha round e di spingere verso accordi bilaterali penalizzanti per i paesi poveri. E l’Italia si accoda, spesso contro i suoi interessi, a quelli che frenano l’apertura dei mercati. Le fusioni transfrontaliere, possono contruibuire ad ampliare i mercati.  Ma l’impatto sui consumatori dipendera’ dal potere delle autorità antitrust e dalla qualità della regolazione. Di fronte alla fusione Abertis-Autostrade, la preoccupazione principale dei governanti italiani sembra quella del drenaggio di risorse “italiane” da parte di un operatore straniero. Ciò che rimane in ombra è proprio la qualità della regolazione tariffaria e la regolazione della qualita’. Utile tornare alla direttiva Costa-Ciampi per i rapporti tra tariffe e investimenti e adottare una vera contabilità regolatoria. Intanto l’Anas non riesce ad essere né un regolatore indipendente né un’azienda che produce un servizio pubblico fondamentale in modo efficiente. Un riassetto dell’ente è indispensabile e urgente, purché si abbiano le idee chiare.


Dopo la replica di Raffaello Sestini a Marcello Basili anche Fabio Pammolli e Nicola Salerno intervengono nel dibattito sui taxi.

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