Il governo ha spiegato (anche con un accattivante video) che la denuncia dei redditi con il modello 730 precompilato dall’Agenzia delle entrate sarà più facile. Per ora il “semplice” accesso al cassetto fiscale del contribuente nel sito web dell’Agenzia è complicato da un groviglio di passaggi intermedi, password a tempo, pin e puk. Tanto per cambiare, chi vuole pagare le tasse è cornuto e mazziato.
L’Istat ha finalmente pubblicato i dati sulle risorse idriche in Italia. Tutto sommato, l’acqua in Italia non manca. La sua disponibilità è però soggetta a una variabilità che espone il Mezzogiorno al rischio di siccità. Manca ancora un quadro informativo che consenta un vero bilancio idrico su base pluriennale.
Tra l’apprezzamento del pubblico e la rabbia dei taxisti, è in pieno sviluppo Uberpop, il servizio di trasporto svolto da autisti non professionisti. Smuovendo le acque in un settore regolamentato, si rivoluzionano le relazioni industriali e si rompono i confini tra lavoro dipendente e occasionale.
Il collocamento sul mercato del 40 per cento di Ferrovie dello stato serve al governo a far cassa. Ma la parziale privatizzazione di Fs è anche un’occasione per aumentare la concorrenza sui binari. Finalmente separando la gestione della rete dai suoi utenti che forniscono i servizi di trasporto.
Il successo del sindacato si misura anche dalla sua capacità di creare un clima adatto agli investimenti aziendali. Come mostra una ricerca su dati Ocse, sarebbero di grande aiuto leggi che favoriscano meccanismi conciliativi tra le parti e una riforma della rappresentanza che riduca la frammentazione sindacale.
Disoccupazione giovanile di nuovo in rialzo: arriva al 42,6 per cento. Il dato nazionale, però, non dice tutto perché un ragazzo di Napoli e uno di Bolzano hanno speranze molto diverse di trovare lavoro. Bene dunque che nel programma Garanzia giovani si sia introdotto un metodo di profiling degli iscritti che tiene conto delle loro caratteristiche individuali e del contesto locale. Uno strumento da affinare. Vediamo come.
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Carlo (@carloebasta)
la separazione tra rete e servizio trasporto Ferroviario fu prevista dalla direttiva 96/48/CE del 23 luglio 1996. I sindacati si opposero sempre e rallentarono il processo perché avevano interessi personali e di casta nelle FS. . In quel periodo proprio Moretti da sindacalista diventava magicamente dirigente, fino a ricoprire il ruolo di amministratore delegato. Un’azienda che ha drogato il libero mercato e la libera concorrenza imponendo alle Regioni il trasporto locale FS con convenzioni senza possibilità di contrattare.