Come si fa a indurre i manager a perseguire gli interessi degli azionisti e non i propri? Pagarli bene non basta. Meglio responsabilizzarli in modo equilibrato: non indurli a prendere rischi eccessivi e tenere conto dei loro incentivi di carriera. Studiando questi temi Oliver Hart e Bengt Holmstrom si sono meritati il Nobel 2016 per l’economia.
Nell’America che si avvicina alle elezioni presidenziali si allunga l’ombra dello sconfitto Bernie Sanders sui programmi economici di Clinton e Trump. A far breccia – prima di tutto nel cuore dell’elettorato – è la resistenza all’approvazione e al rinnovo degli accordi di libero scambio con Asia, Ue e Messico. Tra le questioni lasciate irrisolte da Obama, la guerra civile in Siria. Un conflitto pesante soprattutto in Europa che vede un flusso di rifugiati pari al 15 per cento del totale. Ce n’è a sufficienza per alimentare una crisi drammatica. Che durerà se i paesi Ue non si accorderanno su regole comuni.
Per dare ossigeno alla Grecia l’Unione concede altri 2,8 miliardi di prestiti. Stavolta però il Fondo monetario non vuole partecipare, a meno che non si parta da un tema sgradito a Bruxelles: la cancellazione del debito di Atene. Sullo sfondo è tornato positivo lo spread del Btp italiano rispetto a quello spagnolo, una misura della fiducia relativa degli investitori nei due paesi. A Madrid da oltre nove mesi non c’è un governo. Ma l’Italia – nonostante gli acquisti della Bce – è appesa al rischio referendum.
Più di metà dei piccoli investitori italiani vogliono solo prodotti finanziari a rischio zero e alto rendimento. Così dicono le risposte a un questionario sulle scelte d’investimento. Ancora una volta balza in evidenza la scarsa conoscenza dell’abc su questi temi. Che fa male a tutti, anche a banche e consulenti.
Gli italiani hanno scarsa fiducia nella stampa. Alle ragioni storiche di questo cattivo rapporto (linguaggio poco comprensibile, fatti non separati dalle opinioni) forse se ne può aggiungere un’altra: i giornalisti sono più a sinistra dei loro concittadini. Così si fanno leggere prevalentemente da quelli con le stesse idee.
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