Pierluigi Bersani, Lo Spoglio (La 7), 21 gennaio:
“L’Alfa Romeo vende 90.000 auto in un anno, l’Audi ne vende un milione e mezzo in un anno. L’Audi spenderà 13 miliardi da qui al 2016 di investimento, l’Alfa ne spenderà un miliardo da qui al 2014, così la Maserati”.
VERO MA…
La prima parte dell’affermazione è vera se si considera il solo 2012. Per valutare le vendite della Alfa Romeo abbiamo utilizzato i dati di immatricolazione in Italia e i dati sull’export (aggiornati ad Ottobre 2012) per il resto del mondo, mentre per risalire alle vendite dell’Audi abbiamo fatto affidamento sulla pagina delle Financial News della casa automobilistica stessa.
Nel 2012 l’Alfa Romeo ha venduto 85.355 vetture, mentre l’Audi ne ha vendute 1.455.100. C’è da precisare che lo scorso anno l’Audi ha segnalato un incremento delle vendite pari all’11,7%, il che significa che nel 2011 il numero di vetture vendute ammontava a 1.302.686 unità, nel 2010 erano invece 1.092.411). D’altro canto, l’Alfa Romeo nel 2011 aveva venduto 123.925 automobili. L’affermazione di Bersani è da considerarsi dunque leggermente imprecisa, in quanto veritiera per l’anno appena trascorso, ma non per “un anno” qualunque.
Per quanto concerne la seconda parte dell’affermazione, in un recente comunicato tra le Financial News del suo sito, l’Audi conferma l’intenzione di investire 13 Miliardi di Euro tra il 2012 e il 2016. Nel febbraio 2012, Marchionne dichiarava al Corriere che gli investimenti di Fiat in ricerca e sviluppo ammontavano a poco più del 5% dei ricavi, cioè poco più di 3 miliardi di euro. I numeri del report finanziario del 31 dicembre 2011 mostrano che Fiat, senza contare Chrysler, ha investito 3,5 miliardi in immobilizzazioni materiali e immateriali e 1 miliardo in ricerca e sviluppo. Il problema è che i dati dimostrano che ci possono essere variazioni anche significative di anno in anno e quindi un solo anno può non essere indicativo del trend di lungo periodo.
A questo si aggiunge che non è possibile scorporare il dato d’investimento tra i diversi marchi del gruppo Fiat, come Alfa Romeo: infatti, c’è sempre un margine di arbitrarietà nella stima di investimenti per marchi che appartengono a uno stesso gruppo. Molti investimenti sono comuni ai diversi marchi, come nel caso di motori montati su più vetture o linee di produzioni attrezzate per più modelli.
*in collaborazione con Checkmate e Link Tank
Fonti:
Audi, Financial News (1-2)
ANFIA, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (1–2)
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