Domani è il primo maggio, la festa dei lavoratori. La ricorrenza dà l’occasione per un’analisi della situazione del lavoro in Italia e al tema è dedicata la rubrica “La parola ai grafici”. Mentre sia il numero degli occupati sia quello dei dipendenti con contratti a tempo indeterminato si attestano su livelli record, i salari non hanno ancora recuperato la perdita di potere di acquisto dovuta al riaccendersi dell’inflazione. La causa è spesso il ritardo nel rinnovo dei contratti collettivi. Il primo maggio è anche la festa dei lavoratori autonomi: nel nostro paese sono in calo e potrebbe essere una buona notizia. Non mancano i tentativi di affrontare in chiave ideologica le questioni del lavoro: lo fa il governo, con un decreto sulla deduzione dei costi del lavoro che sembra un regalo alle imprese. Ma lo fanno anche i sindacati, che lanciano referendum su obiettivi di retroguardia. Intanto, cambiano le regole per l’accesso alla facoltà di Medicina. Nel disegno di legge del governo resta il numero programmato, ma lo sbarramento è previsto dopo un semestre aperto a tutti. Il provvedimento solleva molte domande, a partire dall’impreparazione degli atenei ad accogliere un numero di iscritti di gran lunga superiore a quello attuale. Nuovo colpo di coda del Superbonus: l’Istat ha corretto ancora una volta i dati sul deficit della pubblica amministrazione per il 2024. Dovrebbe però essere l’ultima della lunga serie di brutte sorprese legate alla misura. Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il nuovo Patto di stabilità e crescita, con il voto contrario o l’astensione dei deputati italiani, di maggioranza e opposizione. Riproponiamo l’analisi della riforma pubblicata a dicembre 2023: non ci sono state infatti modifiche di rilievo rispetto al testo votato all’unanimità dal Consiglio europeo, ministro italiano compreso.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica La parola ai grafici. In occasione del primo maggio, abbiamo approfondito le condizioni sociali ed economiche dei lavoratori italiani: quanti sono a rischio povertà, l’andamento dei salari, la questione del salario minimo, le disparità di trattamento verso le donne, il lavoro irregolare, i contratti a tempo determinato, il lavoro autonomo.
È in edicola e sul web il numero di aprile di eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri. eco vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero è dedicata alle statistiche diffuse dal governo cinese sull’andamento dell’economia del gigante asiatico.
Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
Spargete la voce: 5 per mille a lavoce.info!
Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!
Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!
Lascia un commento