Dovrebbe essere uno strumento tecnologicamente avanzato, capace di rendere molto più efficace l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, per il momento il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa sembra funzionare con una mentalità burocratica più che avvantaggiarsi dell’intelligenza artificiale. Fanno sempre discutere le liquidazioni astronomiche dei supermanager, specie quando lasciano aziende in crisi. Ma la buonuscita è parte integrante della retribuzione e svolge una funzione precisa: è un incentivo ad allineare le scelte manageriali agli obiettivi del consiglio di amministrazione. Con il balzo dell’inflazione, torna il problema del fiscal drag, la quota di Irpef pagata da lavoratori dipendenti e pensionati che non corrisponde a un reale aumento di reddito. Lo stato dovrebbe restituire o almeno provvedere a sterilizzare questi aumenti automatici dell’imposta. Le operazioni di Unicredit prima su Commerzbank e poi su Banco Bpm hanno suscitato le reazioni del governo tedesco e di quello italiano. Entrambi gli esecutivi hanno così travalicato il loro ruolo, mentre dovrebbero superare i veti incrociati e favorire una effettiva unione bancaria europea. Gli spazi di coworking sono destinati a soppiantare gli uffici così come li abbiamo sempre concepiti? Le imprese che li mettono a disposizione non se la passano troppo bene. Per le aziende che li utilizzano, aumenta forse il benessere dei lavoratori, ma non la loro produttività. I produttori europei di auto delineano scenari drammatici con l’entrata in vigore dei limiti alle emissioni previsti dall’Unione europea già dal 2025. Il problema, però, nasce da loro precise scelte imprenditoriali e cancellare o attenuare le sanzioni per chi non rispetta i nuovi standard finirebbe solo per limitare l’innovazione.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alla crescita del debito pubblico nella gran parte dei paesi del mondo: è una questione da maneggiare con cura perché perderne il controllo comporta costi sociali altissimi. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’evoluzione del rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo in sette paesi – Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Italia e Stati Uniti – dal 2001 a oggi e con proiezioni fino al 2029.
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Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
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