Continua a tenere banco la questione dei dazi imposti o minacciati dall’amministrazione Trump. Prevedere quali saranno gli effetti delle misure non è semplice. Per l’Europa, molto dipende dalle contromosse che gli stati dell’Eurozona decideranno. Nello scenario peggiore, la Bce potrebbe trovarsi ad affrontare una stagflazione, ovvero un rallentamento dell’attività economica e, contemporaneamente, un rialzo dell’inflazione. D’altra parte, la guerra commerciale comporta rischi anche per gli stessi Stati Uniti, soprattutto se la reazione dei paesi “amici” dovesse portare a nuove coalizioni commerciali che superano l’appartenenza ai tradizionali blocchi geopolitici. Al tema dei dazi è dedicata la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Il piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia è un obiettivo strategico del Pnrr, con un finanziamento considerevole. Lo stato di avanzamento dei lavori desta però più di una preoccupazione. Per cercare di evitare che i ritardi diventino irreparabili servono interventi di sostegno ai comuni più piccoli e il monitoraggio costante dei singoli progetti.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Ci occupiamo questa volta delle conseguenze della guerra commerciale riaccesa da Donald Trump. Analizziamo, tra l’altro, quali sono i paesi più penalizzati, i contraccolpi sugli scambi Stati Uniti-Cina, il continuo aumento delle entrate doganali Usa, le ripercussioni sull’Unione europea, in particolare su Italia e Germania.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’immigrazione nei suoi molteplici risvolti, nelle sue contraddizioni, denunciando problemi, errori dei governi, ma anche proponendo vie d’uscita, che permettano di gestire il fenomeno, anziché subirlo. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di gennaio si sofferma sul numero di profughi accolti nei diversi paesi del mondo, mettendo in luce un significativo squilibrio tra aree vicine e lontane dalle crisi.

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