Continua su lavoce.info il dibattito sul fiscal drag lasciato in eredità dall’alta inflazione del 2022-2023. Ospitiamo un contributo in cui si  sostiene che flat tax progressiva per tutti i contribuenti come quella poposta dall’Istututo Bruno Leoni nel 2017 permetterebbe di eliminarlo. L’argomentazione tuttavia sembra non tener conto del fatto che il fiscal drag è esattamente dovuto alla progressività dell’imposta e non al numero di scaglioni con cui questa è ottenuta. L’unica flat tax che elimina il fiscal drag è quella attualmente in vigore per gli autonomi forfettari che, non prevedendo nessuna no-tax area, è proporzionale e non progressiva. Le innovazioni faticano a farsi strada nella pubblica amministrazione a causa di vincoli normativi che impongono di erogare servizi anche quando sono ormai obsoleti. Ne sono un esempio i centri per l’impiego, gravati da tanti obblighi formali. Con il diffondersi dell’intelligenza artificiale qualcosa potrebbe però cambiare. Un progetto sperimentale del ministero del Lavoro introduce un “coach virtuale” pensato per l’attivazione e l’orientamento di base degli utenti. Potrebbe liberare personale e risorse per interventi più sistematici rivolti ai lavoratori più in difficoltà, compresi gli aiuti per favorirne la mobilità. La morte di un sommozzatore durante le operazioni di recupero dello yacht Bayesian non è una “maledizione”, ma l’ennesimo incidente sul lavoro. Che si poteva prevenire, secondo la magistratura, applicando quanto previsto in tema di sicurezza e formazione degli addetti dal Repertorio telematico della subacquea industriale della Regione Sicilia.

Gli strascichi dei risultati dei referendum risuonano ancora nel dibattito politico. Chi volesse approfondire qual era la posta in gioco nelle cinque consultazioni può scaricare l’e-book “Verso i referendum”, nel quale abbiamo riunito gli articoli sul tema apparsi su lavoce.info. L’e-book è scaricabile qui.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato alla “riscossa dell’Europa”. L’Unione europea ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento mondiale, autonomo dai blocchi contrapposti guidati da Stati Uniti e Cina. Per svolgerlo deve però rafforzarsi e intensificare il processo di integrazione. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizza l’andamento del gradimento che i cittadini europei dimostrano verso l’appartenenza alla Ue: in momenti di crisi far parte dell’Europa appare come una sicurezza.

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