Inizia l’anno accademico e rimangono tutti i problemi dell’università italiana. La riforma del “3+2” ha democratizzato l’accesso agli atenei, ma non l’uscita. Così gli studi universitari non promuovono la mobilità sociale. Sul versante dei docenti, non è il precariato il vero problema. L’anomalia sta nella carriera accademica mal retribuita (soprattutto all’avvio) e poco basata sul merito. Bisognerebbe dare agli atenei massima autonomia e libertà d’iniziativa.
Sono poco chiari molti aspetti dello smobilizzo del Tfr, previsto dalla Finanziaria. Ad esempio, non è chiaro se le decisioni dei lavoratori sulla destinazione del Tfr varranno anche in senso retroattivo, a partire dal 1° gennaio 2007. I dati sugli accantonamenti nelle imprese con più di 50 addetti documentano che il governo scommette contro il decollo della previdenza integrativa.


Il segretario della Uil, Luigi Angeletti, replica all’intervento di Boeri e Garibaldi sulla oncertazione. Gilberto Muraro commenta l’intervento di Daniela Marchesi sulle inefficienze della nostra macchina giudiziaria. La controreplica dell’autrice.
In occasione della manifestazione dei precari di Roma, proponiamo un intervento  di Marco Zanotelli e Ursula Huws sull’industria dei call center. 


Aggiornamento: Il debito sopra Berlino, di Thiess Buttner.

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